Il presidente dell’autorità per l’energia Arera: ci aspettiamo una situazione delicata
Roma, 7 gen. (askanews) – “L’andamento dei prezzi del gas in questo momento, che è in particolare quello più osservato nella situazione e che trascina i prezzi dell’energia elettrica, è relativamente stabile dopo essere cresciuto abbastanza e siamo arrivati intorno ai 50 euro per megawattora. Adesso sono un po’ scesi, proprio per effetto di quest’ultimo annuncio legato alla chiusura delle transazioni del trasporto del gas attraverso l’Ucraina. Quindi ci aspettiamo certamente una situazione delicata, non delle crescite confrontabili con quelle che sperimentammo nel 2022 con forse dei prezzi ben oltre i 100 euro al megawattora o anche più alto, con una situazione che naturalmente dipende dall’inverno, perché è un indicatore forte di consumo, che noi possiamo un po’ controbilanciare con un po’ di attenzione al consumo”. Lo ha sottolineato il presidente di Arera, (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ), Stefano Besseghini, in una intervista a Rtl 102.5 spiegando che potrebbero esserci aumenti tra il 9 e il 10% per le bollette del gas per la famiglia tipo.
Per Besseghini fare delle previsioni per il 2025 è “un po’ difficile”. “Dipende da quanto una persona consuma – ha spiegato il presidente dell’Autorità – e da come va la situazione, quindi poi ci si attacca a dei valori che sono difficilmente riproducibili. Se teniamo conto che la nostra spesa è scorrevole, come la definiamo noi, quella che simula l’andamento della famiglia tipo, in realtà conosce degli andamenti relativamente stabili rispetto allo scorso anno, se la proiettiamo in avanti, ci sarà un incremento probabilmente del 9/10%, ma sono previsioni difficili da fare ex ante”.