Stando alle registrazioni fatte mentre raggiungeva la Louisiana

Roma, 2 gen. (askanews) – Il responsabile dell’attacco a New Orleans, Shamsud-Din Jabbar, aveva registrato alcuni video in cui affermava di voler uccidere la propria famiglia e di aver aderito allo Stato islamico (Isis). Lo hanno riferito alla Cnn diverse fonti al corrente delle indagini in corso sull’attacco costato la vita ad almeno 15 persone, secondo cui Jabbar avrebbe realizzato le registrazioni mentre dalla sua casa in Texas era alla guida alla volta della Louisiana.

Cittadino statunitense e veterano dell’esercito, nei video Jabbar parla del suo divorzio e di come inizialmente avesse pianificato di riunire la sua famiglia per una “festa” con l’intenzione di ucciderla. Stando al resoconto fatto da due funzionari, nei filmati l’uomo aggiunge quindi di aver cambiato i suoi piani e di essersi unito all’Isis, facendo riferimento ad alcuni sogni per spiegare i motivi della sua adesione al gruppo terroristico.

Le autorità americane hanno rinvenuto una bandiera del gruppo islamista nel retro del pickup che ha usato per lanciarsi contro la folla in festa a New Orleans la notte di Capodanno. Un portavoce dell’esercito Usa ha precisato alla Cnn che Jabbar ha prestato servizio come specialista delle risorse umane e delle tecnologie dell’informazione in servizio attivo tra marzo 2007 e gennaio 2015 ed è stato inviato in Afghanistan una volta, da febbraio 2009 a gennaio 2010. Dopo aver lasciato il servizio attivo nel gennaio 2015, Jabbar ha prestato servizio nella riserva dell’esercito fino a luglio 2020, quando ha lasciato con il grado di sergente maggiore.

In un video del 2020 postato su YouTube, intitolato “Presentazione personale”, l’uomo nato a Beaumont, in Texas, si presentava come agente immobiliare con ufficio a Houston.

Jabbar aveva divorziato dalle due mogli: nel 2012 la prima moglie lo aveva citato in giudizio per il mantenimento dei figli subito dopo aver presentato domanda di divorzio. Nel 2020 un giudice del Texas aveva emesso un ordine restrittivo temporaneo contro di lui, accogliendo la richiesta presentata dalla seconda moglie durante la causa di divorzio. L’ordine imponeva a Jabbar di astenersi da minacce, danni fisici o altri comportamenti simili nei confronti della sua ex moglie e dei loro figli. Negli ultimi anni avrebbe avuto problemi finanziari.

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