Un libro di Joe Lodato e Franco Schipani sugli esordi dell’artista

Milano, 28 dic. (askanews) – Un libro che racconta gli inizi di Pino Daniele, quando il musicista napoletano pensava che, dopo un solo LP, la sua carriera fosse già finita. Il produttore Joe Lodato e il giornalista Franco Schipani, che con lui hanno lavorato a lungo, raccontano questo periodo in un libro che esce, a dieci anni dalla morte dell’artista, per Tempesta Editore.”il libro si intitola ‘Pino Daniele, la storia mai raccontata’ – ha detto Schipani ad askanews -. Tutti sanno di Pino Daniele dal 1982 in poi. Il grande successo di Pino Daniele, quello che lui ha significato per Napoli, il blues, il super gruppo, chi più ne ha più ne metta. Però nessuno sa come Pino è arrivato là, perché Pino rischiava di diventare un perfetto sconosciuto. Quindi quello che noi abbiamo raccontato con Joe Lodato in questo libro sono gli inizi di Pino, cioè la storia mai conosciuta, quando Pino non sapeva come pagare l’affitto, come mettere la benzina, come riempire il frigorifero”.La svolta nella carriera di Daniele arriva proprio quando conosce Lodato, a cui abbiamo chiesto che storia si racconta nel libro. “Del mio primo incontro con Pino – ci ha risposto – dopo che Franco me lo ha raccomandato, il primo incontro è stato veramente triste, vedere una faccia così triste e sconfortata. E l’incontro poi si è concluso che ho lasciato marito e moglie con un sorriso. Hanno firmato il mio contratto, hanno accettato quello che io gli ho praticamente detto che potrebbe succedere e che succederà, che sarà il suo ruolo futuro e l’ho lasciato con un sorriso”.Un sorriso che arrivava però dopo molte difficoltà. “Lui era maltrattato dalla casa discografica – ha aggiunto Lodato – non rispondevano neanche al telefono, era deluso, Io gli ho fatto due promesse: la prima che il giorno che incontrerò la casa discografica lui andrà subito in studio e la seconda è stata che per il maltrattamento che gli hanno fatto, io avrei scavalcato il direttore artistico e sarei andato direttamente dal direttore generale”.Le promesse diventano realtà e, in poco tempo, Pino Daniele arriva al successo, in Italia e nel mondo, tanto che negli Stati Uniti c’è chi lo considera un nuovo Gershwin. Ma il legame con la sua città resta imprescindibile anche nel racconto di Lodato e Schipani. “Pino Daniele è Napoli. Quando voi andate a Napoli – ha concluso Frank Schipani – vedete il suo murale enorme accanto a quelli di Maradona e Troisi. Questi sono i tre murali che nessuno riuscirà mai a cancellare. Pino rappresenta e rappresenterà l’anima di Napoli, perché quello che lui ha dato a Napoli e quello che lui ha ricevuto di Napoli è stata una congiunzione astrale pazzesca che noi raccontiamo in questo libro”.Una congiunzione che questo libro prova a ricreare, offrendo al pubblico un altro pezzo della biografia dell’artista scomparso a 60 anni il 4 gennaio del 2015.

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