Colloquio con omologo turco: chieste garanzie per italiani ed europei

Roma, 9 dic. (askanews) – “Serve stabilità” in Siria, perchè il rischio è che possa “diventare una nuova Libia, ma senza il petrolio”. Lo ha detto a Repubblica il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Il titolare della Farnesina ammette che “non sarà facile mettere d’accordo” tutte le forze attive in Siria dopo la caduta del governo di Bashar al Assad, “anche se per ora hanno lasciato uno dei precedenti dirigenti per la transizione”. Un fatto che “può essere un buon segno”. Mentre “pensare ad una forza di interposizione non è una soluzione praticabile”, ha aggiunto, anche se “di certo non possiamo rimanere alla finestra”.

Tajani ha quindi riferito di un colloquio avuto con il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan: “Gli ho chiesto di garantire l’incolumità degli italiani e degli europei. Mi ha invitato a mantenere aperta la nostra ambasciata. L’Italia viene sempre considerata un elemento di moderazione ed equilibrio”.

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