Recepire modifica in Direttiva Habitat della Ue
Roma, 3 dic. (askanews) – La decisione odierna del Comitato Permanente della Convenzione di Berna di ridurre lo status di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto” “rappresenta un momento significativo per bilanciare conservazione dell’ecosistema e sostenibilità delle attività agricole e zootecniche nelle aree rurali europee”. A spiegarlo è l’europarlamentare Herbert Dorfmann, coordinatore del PPE nella Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che sottolinea in una nota come questo cambiamento “non elimini la protezione del lupo, ma apra la strada a una gestione più coerente nelle regioni con popolazioni stabili, tenendo conto anche delle esigenze dell’allevamento di montagna”.
Negli ultimi anni, la presenza del lupo in Europa è cresciuta esponenzialmente. In base al rapporto sulla situazione del lupo pubblicato dalla Direzione Generale per l’Ambiente della Commissione Europea si stima che vi siano oltre 20.000 lupi nell’Unione Europea, con un aumento dell’81% dal 2012. Questa espansione, pur rappresentando un successo per la conservazione, ha creato difficoltà enormi per la zootecnia, soprattutto nelle aree montane: i danni segnalati dagli allevatori includono non solo perdite economiche ma anche l’abbandono di pratiche tradizionali di pascolo, fondamentali per la gestione del territorio.
Herbert Dorfmann sottolinea quindi che la riduzione dello status di protezione nella Convenzione di Berna è solo un primo passo: “è essenziale – aggiunge – che questa modifica venga recepita anche nella Direttiva Habitat dell’Unione Europea. Solo allora si potrà parlare di un cambiamento reale nel quadro normativo comunitario”.
Le perdite causate dagli attacchi dei lupi vanno infatti ben oltre l’aspetto economico: impattano sul benessere degli allevatori e delle loro comunità, in particolare nelle aree montane, dove il pascolo estensivo è una pratica essenziale. “L’Unione Europea deve ora procedere rapidamente per sviluppare una strategia che tuteli sia il lupo sia l’allevamento tradizionale, garantendo sostenibilità e sicurezza per le attività rurali,” conclude Dorfmann.