Per produrre meglio con meno
Roma, 27 nov. (askanews) – “L’obiettivo finale è produrre di più con meno. Prepariamoci insieme per i prossimi 40 anni”. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), QU Dongyu, che oggi a Vienna è intervenuto al convegno per i 60 anni del Centro congiunto FAO/AIEA di tecniche nucleari nell’alimentazione e nell’agricoltura, tenutosi si durante una riunione ministeriale dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
Il centro è stato istituito nel 1964 per promuovere l’uso della scienza nucleare per aumentare la sicurezza alimentare, la produttività agricola e la sostenibilità ambientale. Nei suoi primi anni, il Joint Centre ha svolto un ruolo chiave nel promuovere le tecniche nucleari in agricoltura, contribuendo a quella che oggi è nota come la “Rivoluzione verde”. Ha inoltre fornito indicazioni ai paesi nello sviluppo di piante più produttive e resilienti attraverso la mutagenesi vegetale e l’introduzione di tecniche nucleari per migliorare l’assorbimento dei nutrienti delle piante.
Il direttore generale della Fao ha poi parlato a una sessione della Conferenza ministeriale dell’AIEA sull’iniziativa Atoms4Food, una collaborazione tra la FAO e l’AIEA lanciata al World Food Forum della FAO a Roma nell’ottobre 2023. L’iniziativa promuove tecniche nucleari innovative che migliorano la produttività agricola, riducono le perdite alimentari, garantiscono la sicurezza alimentare, migliorano la nutrizione e si adattano alle sfide della crisi climatica. “Con la ricerca e le tecnologie all’avanguardia sviluppate attraverso i nostri laboratori, e gli strumenti e le piattaforme che ottimizzano i punti di forza di entrambe le agenzie, possiamo garantire l’applicazione di tecniche nucleari e correlate comprovate in ambito alimentare e agricolo per apportare benefici di vasta portata su larga scala”, ha spiegato.
A un anno dal suo lancio, l’iniziativa ha ora una tabella di marcia per guidare la trasformazione in varie aree, tra cui sistemi di coltivazione, produttività del bestiame, gestione delle risorse naturali e sicurezza alimentare, ha affermato il Direttore generale. Ad oggi, dieci paesi hanno ufficialmente richiesto supporto tramite Atoms4Food e altri quattro paesi stanno fornendo supporto finanziario o tecnico in aree specifiche.