“Usare 25 novembre per dimostrazioni aggressive è contraddizione stridente”

Roma, 23 nov. (askanews) – “Manifestare contro la violenza sulle donne, parlare di educazione al rispetto, di libertà, per poi esibirsi negli atti e negli slogan che abbiamo visto andare andare in scena prima e durante le manifestazioni di oggi, è una contraddizione stridente, ed è qualcosa che intristisce chiunque abbia davvero a cuore questi temi. E colpiscono anche i silenzi di chi non ha ritenuto di prendere le distanze da ingiurie, immagini bruciate, sedi di associazioni prese di mira con frasi minacciose”. Lo dichiara in una nota Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.

“Pensare di usare una giornata di così forte valore simbolico per inscenare dimostrazioni arcigne e aggressive, intrise di ideologia – prosegue -, contraddice decenni di lotte delle donne, e non ha nulla a che fare con la battaglia per debellare la violenza, nella quale siamo tutti impegnati. Solidarietà – conclude Roccella – a tutti coloro che oggi sono stati oggetto di aggressioni verbali e simboliche fuori luogo, fuori tempo e fuori da ogni idea di rispetto e di libertà”.

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