Perchè non ci sono cristiani di serie B

Città del Vaticano, 20 nov. (askanews) – “Bisogna riscoprire i carismi” nella Chiesa e tra i cristiani perchè proprio questi fanno sì che si riscopra il ruolo e la dignità del laicato “inteso non solo come un fatto istituzionale e sociologico, ma nella sua dimensione biblica e spirituale. I laici, non sono gli ultimi o una specie di collaboratori esterni o delle truppe ausiliari del clero, ma hanno dei carismi e dei doni propri con cui contribuire alla missione della Chiesa”. A sottolinearlo è stato stamane Papa Francesco nella sua catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro. Udienza dedicata ad approfondire proprio il tema dei carismi che lo Spirito Santo concede come “dono dato per l’utilità comune – ha detto il Papa – per essere utile a tutti”.

Francesco che ha citato il Concilio Vaticano II e Papa Benedetto XVI, ha quindi aggiunto che “quando si parla dei carismi bisogna subito dissipare un equivoco: quello di identificarli con doti e capacità spettacolari e straordinarie; essi invece sono doni ordinari che acquistano valore straordinario se ispirati dallo Spirito Santo e incarnati nelle situazioni della vita con amore. Una tale interpretazione del carisma è importante, perché molti cristiani, sentendo parlare dei carismi, sperimentano tristezza e delusione, in quanto sono convinti di non possederne nessuno e si sentono esclusi o cristiani di serie B”. Ma, ha concluso Francesco, “non ci sono cristiani di serie B, ognuno ha i suoi carismi anche particolari” che deve sempre mettere a disposizione di tutti e della comunità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *