Fotografa lo status quo e le sfide cruciali per il settore
Roma, 18 nov. (askanews) – Oggi, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) ha pubblicato il suo Annuario Statistico 2024, che fornisce una panoramica approfondita delle tendenze più significative che stanno plasmando i sistemi agroalimentari globali. L’edizione di quest’anno evidenzia una serie di sfide cruciali, incluso l’aumento delle temperature sulla terraferma, il permanere dell’insicurezza alimentare globale mentre i tassi di obesità continuano ad aumentare, e le pressioni ambientali a cui è sottoposta la produzione agricola.
L’edizione 2024 è strutturata in quattro capitoli tematici che trattano: le dimensioni economiche dell’agricoltura; la produzione, il commercio e i prezzi delle materie prime; la sicurezza alimentare e la nutrizione; e gli aspetti di sostenibilità e impatto ambientale dell’agricoltura. Tra i dati principali contenuti nell’annuario, il valore agricolo globale che è aumentato dell’89% in termini reali negli ultimi venti anni, raggiungendo i 3,8 trilioni di dollari nel 2022. Nonostante questa crescita, il contributo dell’agricoltura alla produzione economica globale è rimasto relativamente stabile, mentre la proporzione della forza lavoro globale impiegata nell’agricoltura è diminuita, passando dal 40% nel 2000 al 26% nel 2022.
Ancora, la produzione alimentare ha continuato a crescere, ma la fame rimane un problema persistente. Nel 2023, tra i 713 e i 757 milioni di persone erano denutrite. Considerando la media (733 milioni), si tratta di circa 152 milioni di persone in più rispetto al 2019. La maggior parte delle persone denutrite vive in Asia, sebbene la prevalenza di denutrizione sia più alta in Africa.
I tassi di obesità sono in aumento, in particolare nelle regioni ad alto reddito. Più del 25% degli adulti nelle Americhe, in Europa e in Oceania è obeso, a dimostrazione della sfida globale di garantire l’accesso a cibo sano e nutriente. La produzione globale di colture primarie ha raggiunto i 9,6 miliardi di tonnellate nel 2022, con un aumento del 56% rispetto al 2000. Le colture di base come la canna da zucchero, il mais, il grano e il riso rappresentano insieme quasi la metà della produzione agricola globale.
La produzione di carne è aumentata del 55% dal 2000 al 2022, con il pollo che rappresenta la quota maggiore di questo aumento. Nel 2022, sono stati prodotti globalmente 361 milioni di tonnellate di carne, con il pollo che ha superato il maiale come carne più prodotta. L’uso di pesticidi è aumentato del 70% tra il 2000 e il 2022, con le Americhe che rappresentano la metà dell’uso globale di pesticidi nel 2022.
La produzione di oli vegetali è cresciuta del 133% tra il 2000 e il 2021, principalmente grazie all’aumento della produzione di olio di palma. Le emissioni di gas serra dai sistemi agroalimentari sono aumentate del 10% tra il 2000 e il 2022. Le emissioni a livello di azienda agricola sono aumentate del 15% nello stesso periodo, con l’allevamento che contribuisce per circa il 54% di queste emissioni.
La scarsità d’acqua rimane una preoccupazione crescente in regioni come il Vicino Oriente e l’Africa del Nord, dove molti paesi si trovano a dover affrontare gravi carenze idriche, con una conseguente compromissione della sostenibilità della produzione agricola. Kuwait, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita prelevano annualmente da 9 a quasi 40 volte le risorse di acqua dolce rinnovabile disponibili.