Nel femminile il titolo se lo aggiudicano Pappacena-Sussarello

Roma, 17 nov. (askanews) – Giulio Graziotti e Flavio Abbate hanno vinto la tappa finale della Mediolanum Padel Cup, a Como, bissando il successo ottenuto a Roma a inizio ottobre. Seconda vittoria anche per Chiara Pappacena, che dopo il successo nella capitale insieme a Giorgia Marchetti, si è ripetuta stavolta con Giulia Sussarello, compagna di nazionale e originaria proprio di Como. Abbate e Graziotti – si legge in una nota – hanno vinto il duello con gli argentini Fabian Oviedo e Santino Giuliani, in una finale altamente spettacolare per valore tecnico, chiusa in due set (6-3 6-4). Una conferma per la talentuosa coppia italiana, in una stagione in cui hanno centrato cinque successi nel circuito internazionale Cupra Fip Tour. Poco prima, la forza di Pappacena e Sussarello si era sprigionata in una finale vinta con un doppio 6-0 su Giaquinta-Pasini che, oltre al valore tecnico delle avversarie, hanno pagato la maratona di due ore e mezza in semifinale contro Zanchetta-Petrelli. Perfette in ogni soluzione Pappacena e Sussarello, che hanno giocato un padel particolarmente preciso e aggressivo. Alla fine, Sussarello è l’immagine della felicità: “Bellissimo vincere qui a Como, a casa mia, con mio figlio Andrea lì fuori, mia mamma e il mio compagno Francesco a fare il tifo per me – ha detto Sussarello – Quando sei numero uno del tabellone c’è sempre un po’ di pressione ma qui ce n’era un po’ di più per il fatto di giocare a casa mia”. Felice anche Pappacena: “Con Giulia ci intendiamo a occhi chiusi, dentro e fuori dal campo”. Poi il microfono è per Abbate e Graziotti. Il primo: “Torneo perfetto: bello vincere in un ambiente così e con tutto questo pubblico”. Graziotti racconta l’anno ‘on fire’ con il compagno: “Pronti via, abbiamo cominciato a giocare insieme e sono arrivati subito i risultati, questo ci ha dato fiducia e abbiamo vissuto un 2024 fantastico che fa da trampolino per il futuro. Vero, abbiamo vinto due tappe della Mediolanum e aspettiamo l’anno prossimo per fare ‘non c’è due senza tre”, ha concluso l’azzurro.

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