A vicepresidenza “garantirebbe scelte equilibrate e non ideologiche”
Milano, 14 nov. (askanews) – Federvini si appella “alle forze responsabili” per esprimere sostegno alla nomina del ministro Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea, considerandola “un’opportunità per favorire un dialogo costruttivo sulle tematiche strategiche per i settori dei vini, aperitivi, amari, liquori, distillati e aceti rappresentati dalla Federazione”.
“La nomina rappresenterebbe un passo importante per promuovere un approccio bilanciato e pragmatico in Europa, capace di considerare con attenzione le specificità dei vari Paesi membri” ha dichiarato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, aggiungendo che “crediamo che la sua esperienza e competenza possano contribuire a valorizzare le eccellenze europee, favorendo politiche di sviluppo sostenibile e di tutela del settore agroalimentare”.
Pallini ha sottolineato quindi “l’importanza di un’Europa che sappia conciliare esigenze specifiche e visione d’insieme, sostenendo la competitività dei settori strategici come quello dei vini, degli spiriti e degli aceti”. “Riteniamo che il ministro Fitto – ha affermato – possa portare avanti un dialogo aperto, capace di tenere conto delle sfide e delle opportunità del comparto, anche a sostegno del tessuto delle piccole e medie imprese del settore”.
In un contesto europeo che sta ridefinendo le proprie priorità politiche, Federvini ritiene che la figura di Fitto “possa contribuire a garantire scelte equilibrate e non ideologiche in grado di riflettere le diverse realtà produttive europee”. “A livello europeo occorre rafforzare il dialogo tra istituzioni e imprese, promuovendo un ambiente favorevole allo sviluppo e alla competitività del settore nel solco di quanto indicato nel rapporto Letta sul mercato interno e della relazione Draghi sulla competitività dell’Ue in uno scenario geopolitico fortemente complesso” ha rimarcato Pallini, concludendo che “Federvini continuerà a lavorare in questa direzione, auspicando che le politiche europee sappiano rispondere alle esigenze di crescita sostenibile e innovazione”.