Premier ungherese: “Serve rivolta contro approccio burocratico”
Roma, 7 nov. (askanews) – Il premier ungherese Victor Orban ha invitato a osservare “quanto sta succedendo ora in Italia” per sostenere la necessità di “una rivolta contro un approccio burocratico simile a una giungla di regole” che impedisce di risolvere la questione migratoria in Europa.
“In Italia il governo decide, poi la corte nazionale non segue le norme nazionali ma le decisioni della corte europea e così crolla tutto il sistema di difesa contro la migrazione irregolare”, ha detto Orban durante la conferenza stampa conclusiva del vertice della Comunità Politica Europea.
Il premier ungherese ha ricordato che l’Ungheria è stata condannata dalla Corte europea di giustizia per le misure adottate contro i flussi migratori irregolari, citando il muro costruito durante la crisi migratoria del 2015, “che allora venne giudicato un crimine, ora non” lo sarebbe “più” e “un sistema che è l’unica soluzione per la questione migratoria, ossia che nessuno dovrebbe poter entrare in un paese senza aver ottenuto prima l’autorizzazione, il permesso”.
“Negli ultimi 10 anni ho partecipato a molti vertici e non ho sentito nessuna proposta migliore di quella che abbiamo adottato”, ha aggiunto Orban, sollecitando “una rivolta contro questo approccio burocratico simile a una giungla di regole” e affermando di essere “l’unico premier che è sopravvissuto alla crisi migratoria, perchè sono stato al fianco della gente, difendendo i nostri confini”.
“Per risolvere la crisi migratoria propongo a tutti di abbandonare questa giungla di regole e di proteggere i nostri confini”, ha aggiunto, perchè “la maggioranza della popolazione è contro la migrazione irregolare” ma “i governi nazionali non possono rispondere alle richieste della popolazione, ma devono spiegare che non possono agire a causa delle sentenze” dei Tribunali internazionali.