Per il menù de ‘Il Caminetto’ di Terracina
Roma, 7 nov. (askanews) – Nazareno Fontana, chef ispirato e profondo conoscitore del legame tra tradizione e innovazione, crea da sempre piatti che non sono solo esperienze culinarie, ma veri e propri racconti. Nelle sue ricette, i sapori autentici della stagione si intrecciano per evocare emozioni e richiamare ricordi, come un viaggio nei paesaggi sensoriali che ogni ingrediente porta con sé.
Per la stagione autunno/inverno, il suo ristorante Il Caminetto di Terracina accoglie nuove creazioni che si integrano perfettamente nel menù principale. Qui, tra il calore dei fuochi della cucina e il profumo del mare che entra dalla finestra, Nazareno ha pensato a quattro idee che conducono gli ospiti in un viaggio attraverso i colori e i sapori della stagione.
Le nuove proposte nascono dalla sua capacità di ascoltare la natura e di vivere i ritmi lenti del territorio, per poi portarli nel piatto con nomi emblematici che racchiudono l’essenza di una narrazione gastronomica. Ogni pietanza, infatti, è una tappa di un percorso che parte dai toni morbidi e avvolgenti dell’autunno per arrivare fino all’intensità dei sapori marini.
La zucca nel bosco è una storia che parla di nostalgia e meraviglia, e nasce dall’immagine di una passeggiata tra le colline dorate, dove il fruscio delle foglie cadute e il profumo delle castagne arrosto riempiono l’aria. Nazareno cucina con pazienza la zucca, lasciando che sprigioni il suo dolce aroma, e la frulla con uova fresche e parmigiano, dando vita a una crema densa e morbida. Per mantenere la delicatezza del composto, sceglie di cuocerlo a vapore, ottenendo un tortino soffice come le nuvole che fluttuano nel cielo autunnale. Mentre il tortino si forma, lo chef si dedica alla preparazione della crema di gorgonzola, lavorando il formaggio fino a ottenere una consistenza vellutata. Questa salsa, ricca e intensa, aggiunge un contrasto perfetto alla dolcezza della zucca. Non può tralasciare le castagne, il frutto della sua infanzia, simbolo di convivialità e ricordi sereni. Dopo averle tostate, le spezzetta con cura e le sparge sul piatto, creando un gioco di consistenze e sapori. Le castagne, con il loro leggero sentore affumicato, aggiungono una nota croccante che arricchisce l’esperienza culinaria.
Il tagliolino insolente arriva dalla passione dello chef per la cucina italiana e dalla sua ricerca di ingredienti di altissima qualità. Decide così di realizzare un piatto audace, scegliendo di utilizzare 30 tuorli d’uovo per la pasta, rendendola particolarmente ricca e setosa, da cui ricava i tagliolini. Dopo averli lessati in acqua salata, li salta in padella con burro di vacca rossa, selezionato per il suo sapore profondo, mentre il tartufo bianco aggiunge un aroma inebriante e un tocco di raffinatezza. È un invito a scoprire i sapori che si intrecciano in un’esperienza gastronomica straordinaria. Ogni assaggio di questo piatto è un equilibrio perfetto tra la ricchezza del burro, la delicatezza della pasta e l’aroma del tartufo, celebrando la creatività e la passione dello chef.
Con l’autunno e l’ombrina, lo chef celebra l’incontro tra terra e mare, un connubio che riflette la posizione unica di Terracina, sospesa tra colline e costa. L’ombrina, cotta con delicatezza per esaltarne il sapore naturale, si abbina perfettamente ai funghi autunnali spadellati con olio al rosmarino e timo. È un piatto che porta in sé i profumi del sottobosco e la brezza marina, evocando quella sensazione di equilibrio perfetto che solo la natura sa offrire.
Infine, il viaggio sensoriale si conclude con Proust e il suo Tiramisù, una rivisitazione contemporanea di un classico italiano che fa della memoria il suo ingrediente segreto. Per la base del suo dessert, Nazareno sceglie i biscotti madeleine al caffè, un omaggio non solo alla tradizione, ma anche alla celebre metafora di Marcel Proust. Nella sua opera “Alla ricerca del tempo perduto”, Proust utilizza il biscotto madeleine come simbolo del risveglio dei ricordi e delle emozioni; il suo semplice assaggio riporta alla mente momenti dimenticati e sensazioni profonde. Il dessert è completato con una pallina di gelato al caffè e un caramello salato all’aceto balsamico, creando un intrigante contrasto agrodolce.
Ogni piatto racconta una storia unica, avvolta dall’atmosfera elegante e accogliente de Il Caminetto, dove lo chef, insieme alla sua famiglia, invita gli ospiti a fermarsi e ad assaporare un viaggio sensoriale che unisce innovazione gastronomica e autenticità dei sapori, riflettendo la bellezza del territorio che li ispira e rendendo ogni visita un’esperienza indimenticabile.