Banca rivendica indici di solidità ai vertici in Italia e Ue
Roma, 5 nov. (askanews) – Credem ha registrato un utile netto consolidato a 485,9 milioni di euro al 30 settembre di quest’anno, in crescita dello 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, dopo aver spesato 33 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà ed oltre 4 milioni di euro di accantonamenti per il Fondo di garanzia per le polizze vita. Con un comunicato diffuso a seguito dell’approvazione dei conti da parte del Cda, la banca riferisce che il ritorno sul capitale (Roe annualizzato) si è attestato al 17,1% (Rote annualizzato 19,5%). Il margine di intermediazione si è attestato a 1,5 miliardi, in crescita del 7,2% rispetto a fine settembre 2023.
Credem rivendica indicatori di solidità “ai vertici del sistema in Italia e in Europa a tutela di clienti e mercato”: Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario al 17,2%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 15,8% (rispetto al 7,6% minimo assegnato da Bce). E circa 1,7 miliardi di euro di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza.
La banca riporta una bassa incidenza dei crediti problematici (Gross Npl Ratio) pari all’1,91% dei prestiti, rispetto al 2,67% medio delle banche italiane e al 2,30% medio delle banche europee. E un rapporto tra crediti deteriorati netti (Npl netti) e impieghi netti allo 0,79%.
“Stiamo entrando nella parte conclusiva dell’anno che si sta dimostrando ancora una volta estremamente sfidante per il sistema bancario con un contesto di mercato in evoluzione ed uno scenario globale sempre incerto”, ha dichiarato Angelo Campani, direttore generale Credem. “Da parte nostra stiamo continuando a generare valore, sviluppando tutti i principali aggregati e confermando ancora una volta la solidità e la redditività del Gruppo”, ha proseguito Campani.
“Siamo attrezzati per affrontare al meglio i prossimi mesi, grazie alla qualità ed all’impegno delle nostre persone e forti di un modello di business in cui crediamo molto, basato sull’ampiezza e la diversificazione dell’offerta, oltre che su costanti investimenti in innovazione e digitalizzazione, mantenendo sempre alta l’attenzione alla sostenibilità del nostro operato”, ha concluso Campani.
Sul periodo in esame Credm riferisce di aver registrato oltre 134 mila nuovi clienti. I prestiti alla clientela sono stati pari a 34,7 miliardi di euro, in crescita dello 0,7% su base annua. La raccolta indiretta dalla clientela è salita del 14,8% a 55,5 miliardi, la raccolta diretta è salita del 2% a 37,7 miliardi.