Pronto primo basamento, unirà il Besta e l’Istituto dei tumori

Sesto San Giovanni, 28 ott. (askanews) – Il progetto della “Città della Salute e della Ricerca”, da realizzare in una parte delle ex acciarie Falck di Sesto San Giovanni, punta a diventare dal 2027 “il più grande polo sanitario italiano” ed partito oltre dieci anni fa. La prima tappa è stata il bando di gara lanciato dall’aziende regionale Infrastrutture Lombarde, oggi Aria S.p.A. Nel febbraio del 2020 Infrastrutture Lombarde Spa, le Fondazioni Irccs Istituto Nazionale dei Tumori e Istituto Neurologico Carlo Besta e la Società Cisar Milano Spa firmano il contratto di concessione per la costruzione e la gestione per 27 anni del nuovo ospedale.

Cisar, Città della Salute e della Ricerca S.p.A., è la società di progetto costituita dal Rti che si è aggiudicato l’appalto, guidata oggi da Condotte 1880, presieduta da Valter Mainetti, che ha la maggioranza relativa, seguita da Finso, del gruppo Fincantieri, Italiana Costruzioni ed Edison Next. Infatti dopo il concept iniziale di Renzo Piano e Umberto Veronesi di umanizzare l’ospedale, all’architetto Mario Cucinella viene affidato il progetto del nuovo ospedale, che risulta vincitore del bando, caratterizzato dalla realizzazione di cinque giardini sui quali si affacciano le camere di degenza, per consentire il rapporto quotidiano con la natura.

Dopo una prima fase durata un anno di sistemazione dell’area, sono da poco iniziati i getti di calcestruzzo delle opere di sottofondazione. Comincia quindi a delinearsi quella che sarà la pianta del nuovo Ospedale. È stato eseguito il primo basamento e si prospetta una nuova fase per il cantiere, che vedrà la realizzazione delle strutture in cemento armato di dieci edifici, con quattro piani fuori terra e due interrati. La Città della Salute e della Ricerca alla fine dei lavori potrà contare su una superficie utile di circa 150 mila metri quadrati.

L’ospedale avrà strutture sanitarie di bassa e alta complessità, fra le quali un blocco con 25 sale operatorie di cui quattro ibride, otto bunker per acceleratori nucleari, un bunker per protonterapia, un reparto di medicina nucleare con un ciclotrone, ed un’altresì elevata concentrazione di tecnologie medicali (Rmn, Tac, Gamma camere, etc). Il nuovo polo ospedaliero avrà 600 posti letto, 119 anbulatori, 42 laboratori e 3.000 occupati fra medici e infermieri.

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