Per le 18 famiglie dell’IGM due appuntamenti in Canada e Usa

Milano, 21 ott. (askanews) – E’ stato consegnato per la prima volta ad una testata giornalistica, la statunitense Wine Spectator il riconoscimento internazionale che ormai da diversi anni l’Istituto Grandi Marchi (IGM) tributa ad un’importante firma del giornalismo di settore. Il premio è stato consegnato il 18 ottobre a margine di un pranzo organizzato nell’ambito dell’annuale “Wine Experience” al New York Marriott Marquis. Di fronte ad una platea di oltre 800 ospiti, a ricevere la targa dalle mani del presidente Piero Mastroberardino e del presidente onorario Piero Antinori, è stato l’executive editor Jeffery Lindenmuth.

“Wine Spectator è da decenni uno dei capisaldi nella comunicazione del vino e un attore strategico efficace e di successo nel panorama dell’informazione di settore” ha affermato Mastroberardino, spiegando che “questo premio riflette il nostro impegno nel riconoscere il lavoro di chi promuove la corretta cultura enologica e lo fa con dedizione e passione: una filosofia che contraddistingue anche l’attività delle 18 famiglie del Gruppo e che ci piace condividere con chi ogni giorno scrive e vive il presente e il futuro dell’enologia mondiale”.

Il pranzo nella Grande Mela era il secondo appuntamento in Nord America per le 18 famiglie dell’IGM, che ogni anno riuniscono trade, stampa, creator e i più grandi professionisti del settore, consolidando il legame tra la scena nordamericana e il vino italiano di qualità. Un appuntamento, diventato ormai tradizione, che ha rappresentato l’occasione per celebrare il 20esimo anniversario di IGM in due dei mercati più importanti per l’Istituto.

“Il Nord America è da sempre un palcoscenico d’eccezione per il nostro gruppo, sia per la qualità e quantità del lavoro di divulgazione, sia in termini di condivisione della nostra storia, delle peculiarità dei nostri territori e dei valori che ci contraddistinguono” ha ricordato Mastroberardino, rimarcando che “il grande interesse dimostrato anche quest’anno dal trade e dalla critica internazionale conferma il prestigio raggiunto dai nostri vini e l’importanza del nostro ruolo di ambasciatori del vino italiano d’eccellenza”.

La prima tappa era stata il 16 ottobre all’Arcadian Loft di Toronto dove si era svolta una masterclass condotta da Michael Fagan con 60 ospiti di alto profilo, alla scoperta di una selezione di grandi annate delle migliori etichette del gruppo, seguita da un “walk-around tasting” con 250 esponenti del mondo Horeca canadese, e uno slot dedicato a 270 “high end consumer” e clienti Liquor control board of Ontario (LcbO).

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