Grande complessità tecnologica

Roma, 16 ott. (askanews) – “Le navi costruite da Fincantieri sono delle smart city galleggianti e hanno una complessità tecnologica estremamente importante “. È quanto affermato da Daniele Alì, Vice President Cybersecurity di Fincantieri, secondo quanto riporta una nota intervenendo nel panel “L’IA tra tecnologie e perimetri di difesa”, tenutosi oggi nell’ambito della Como Lake Conference di Cernobbio.

“La nave – ha proseguito – è chiaramente soggetta, come ogni ‘sistema connesso’, a minacce cyber di tipo ‘opportunistico’, che colpiscono ubiquamente qualsiasi piattaforma agganciata a Internet. A queste si aggiungono alcune tipologie di compromissione più caratteristiche del dominio del mare, come ad esempio lo spoofing del segnale di posizionamento, che può indurre in errore i sistemi di navigazione e controllo della rotta, compromettendo l’operatività navale. Per via di questa complessità, abbiamo definito una strategia di sicurezza della piattaforma navale che segua l’intero ciclo di vita delle unità, partendo dalla fase di ingegneria funzionale fino alla costruzione in cantiere, secondo i moderni principi di ‘cyber security by design’. In aggiunta a questo, siamo in grado di supportare gli equipaggi nella fase di operatività delle imbarcazioni, coinvolgendoli in vere e proprie campagne di addestramento per la gestione delle crisi cyber di bordo, dotandoli di tecnologie e strumentazioni di plancia, in grado di evidenziare il materializzarsi di anomalie cyber all’interno dell’ecosistema nave”. (fonte immagine: Fincantieri).

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