Il Mercato immobiliare italiano registra buone performance rispetto al resto d’Europa

Nel primo semestre del 2024 gli investimenti in Italia sono cresciuti del 54% (3,5 miliardi di euro) su base annua, a fronte di un tasso di crescita europeo di circa l’1% (75,4 miliardi di euro). Questo è il risultato emerso durante la decima edizione di “Quo Vadis Italia?”, Real Estate Summit organizzato dallo studio legale internazionale Dla Piper.

Sebbene segnata da un trend negativo (-1% vs 2023) la logistica si è dimostrata ancora una volta molto resiliente in Italia rispetto agli altri Paesi europei, trainando la crescita degli investimenti immobiliari in Italia e dimostrando di essere un settore di grande importanza per lo sviluppo del Paese.

I data center, invece, rimangono al centro degli obiettivi degli investitori, anche se continuano a rallentare a causa dei tempi delle procedure di approvazione e dell’introduzione di norme restrittive sulla compatibilità urbanistica.

Contrariamente alle tendenze recenti, rispetto agli ultimi anni, il segmento uffici è cresciuto del 110%, indicando che le dinamiche del Mercato del lavoro stanno migliorando.

“Sebbene il settore sia stato influenzato dalle incertezze economiche e geopolitiche, le analisi ascoltate durante l’evento hanno confermato che l’Italia rimane attraente per gli investimenti nel Mercato immobiliare, con trend positivi in asset class come hotel, residenze alternative e data center” – ha commentato Olaf Schmidt, Head del Dipartimento Real Estate di Dla Piper per l’Italia. Soprattutto nel corso del prossimo anno, ci sarà un’attenzione maggiore agli investimenti in operational real estate, che richiedono maggiore complessità dal punto di vista gestionale”.

In generale, l’attuale contesto immobiliare appare più stabile, grazie ai tagli dei tassi di interesse attuati dalla Banca Centrale Europea tra giugno e settembre, che hanno mantenuto l’inflazione a un livello basso. Gli investimenti in Real Estate stanno riacquistando appeal e le banche sono più aperte a finanziamenti e operazioni.

Inoltre, l’ammontare dei capitali investiti nella trasformazione tecnologica ha un impatto significativo sull’intera catena del valore, ma è essenziale per dirigere la decarbonizzazione del settore immobiliare e favorire la transizione sostenibile necessaria per raggiungere l’obiettivo Net-Zero entro il 2050.

Giovanni Lombardi Stronati

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