Officiava nella moschea di via Jacopo di Paolo a Bologna, portato in Questura per essere espulso

Bologna, 8 ott. (askanews) – Zulfiqar Khan, imam di origine pachistana che officiava nella moschea di via Jacopo di Paolo a Bologna, è stato portato in Questura per essere espulso.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha firmato un decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato: si segnala che Zulfiqar ha manifestato una visione integralista del concetto di jihad e, tra l’altro, esaltato il martirio e l’operato dei mujahidin nel conflitto israeliano-palestinese, rivendicando il sostegno ad Hamas.

Il pachistano Zulfiqar Khan, imam della moschea di Bologna espulso dal territorio italiano, “ha esaltato li martirio dell’operato dei mujahidin nell’ambito dell’odierno conflitto israelo-palestinese, definendoli come martiri che hanno perso al vita e rivendicando il suo pieno sostegno all’organizzazione terroristica Hamas”. Lo si legge nel decreto di esplusione firmato dal ministro Matteo Piantedosi.

Inoltre il pachistano 54enne “ha più volte manifestato una visione integralista del concetto di jihad, arrivando a definirlo quale pilastro della religione islamica e quale principio che imporrebbe al musulmano di combattere sempre e comunque in favore dell’Islam, partecipando attivamente alla lotta contro gli infedeli”.

Il provvedimento di espulsione – spiega l’avvocato Francesco Murru – ora deve essere convalidato in tribunale e può essere impugnato al Tar del Lazio. “Siamo al ritorno ad uno stato di polizia e al perseguimento dei reati di opinione” ha commentato il legale.

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