Aziende da 28 Paesi, impatto stimato per fiera 15 mln e 150 mln per Milano
Milano, 24 set. (askanews) – A otto mesi dall’evento è già stato prenotato oltre il 70% degli spazi disponibili per la prossima edizione di TuttoFood Milano, la manifestazione che tra il 5 e l’8 maggio 2025 anticiperà le tendenze del settore alimentare a livello globale. Quella del 2025 è il debutto del nuovo format fieristico, dopo l’operazione di un anno e mezzo fa tra Fiera Milano e Fiere di Parma, con cui l’ente milanese è diventato il secondo azionista privato di Fiere di Parma a fronte della cessione del ramo d’azienda relativo a Tuttofood a Parma.
Ora, quando mancano otto mesi all’inaugurazione, gli organizzatori fanno sapere che aziende da 28 Paesi hanno già confermato la propria presenza (Germania, Irlanda, Estonia, Polonia, Turchia, Egitto fino a Usa e Perù) per sviluppare opportunità di business tra i padiglioni della fiera e far conoscere le novità di prodotto alla “food week” che partirà dal 3 maggio. Questi i primi bilanci della manifestazione che genererà un impatto di circa 15 milioni di euro per la fiera e di 150 milioni per l’intera città di Milano.
Per Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma che organizza l’evento, forte di un’esperienza più che ventennale con Cibus Parma, che resta focalizzata sul cibo made in Italy, “Non solo il numero di aziende estere confermate, ma anche la loro qualità dimostrano quanto questo format sia di successo. Siamo stati in grado di intercettare le necessità reali delle imprese, di rispondere alle loro esigenze di business, di conoscenza dei prodotti, di relazioni. A TuttoFood 2025, ormai lo sappiamo, saranno presenti Paesi strategici non solo per l’Europa ma per il mondo intero, con economie capaci di smuovere il mercato globale del food e non solo”.
L’evento registra, infatti, già la presenza, particolarmente significativa, di prime adesioni provenienti da Austria, Francia, Belgio, Danimarca, Estonia, Portogallo, United Kingdom, Thailandia, Taiwan, India, Usa. In Europa, spicca la presenza della Spagna, con un 28% di adesioni sul complessivo con new entry pari al 50%, del Netherlands che triplica e dell’Irlanda che conferma e raddoppia.
TuttoFood Milano, che occuperà a Rho Fiera una superficie di 150mila metri quadrati, aumentando del 30% lo spazio espositivo del “vecchio” TuttoFood, contaminerà l’intera città, protagonista di una settimana di eventi, in una sorta di “Fuorisalone” del cibo, restituendo al capoluogo lombardo quella centralità che l’aveva eretto a capitale mondiale del food in occasione di Expo 2015.
Riccardo Caravita, brand manager di TuttoFood, ha anticipato che “già dal fine settimana precedente ai giorni di fiera, Milano sarà investita da una serie di eventi in molte zone della città che vedranno come protagonisti i cibi di tutto il mondo: vuole ricalcare il successo del Fuorisalone e rendere Milano la nuova capitale internazionale del cibo sano e sostenibile. Gli eventi saranno censiti da una guida dedicata e stiamo lavorando per occupare alcune delle aree più iconiche della città, tra cui il Castello Sforzesco e l’Università Cattolica”.
Si stanno definendo per TuttoFood Milano 2025 le strategiche collaborazioni con Ice-Agenzia e con le principali associazioni europee del settore, oltre che con lo storico partner Koelnmesse, che supporterà la vendita degli spazi espositivi di TuttoFood alle aziende estere. Dal 2026, TuttoFood si sposterà negli anni pari (Cibus in quelli dispari) così da alternarsi con l’Anuga di Colonia, altra importante fiera internazionale dell’agroalimentare mondiale.