73% donne 50-69 anni ha fatto mammografia, ma 1 su 10 mai fatta
Roma, 23 set. (askanews) – “Stiamo puntando è l’allargamento della fascia d’età della popolazione target, prevedendo lo screening per il tumore della mammella dai 45 ai 74 anni di età”, nell’ottica di fare più prevenzione. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci alla presentazione a Roma al ministero della Salute della campagna LILT for Women – Nastro Rosa 2024 della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori dedicata all’informazione e alla sensibilizzazione per la lotta al tumore al seno.
“Anche grazie al ruolo cruciale svolto dalla LILT, – ha detto ancora il ministro – abbiamo intensificato le iniziative di sensibilizzazione per promuovere l’adozione di stili di vita sani e l’adesione ai programmi di screening. Come sappiamo bene, individuare il cancro nelle fasi iniziali vuol dire garantire un tasso di sopravvivenza maggiore e una migliore qualità della vita”.
“I dati della sorveglianza PASSI 2022-2023 dell’Istituto Superiore di Sanità – ha detto Schillaci – mostrano che in Italia il 73% delle donne fra i 50 e i 69 anni si è sottoposto allo screening mammografico a scopo preventivo, all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale. Non è trascurabile, d’altra parte, la quota di 50-69enni che non si è mai sottoposta a una mammografia a scopo preventivo o lo ha fatto in modo non ottimale: 1 donna su 10 non ha mai fatto un esame mammografico e quasi il 18% riferisce di averlo eseguito da oltre due anni”.
La copertura dello screening mammografico “indica un netto divario tra il Nord ed il Sud, dove occorre uno sforzo maggiore. É importante che le Regioni intensifichino gli sforzi per sensibilizzare la partecipazione ai programmi di screening e che le donne aderiscano. Sottoporsi periodicamente ai controlli è essenziale”, ha concluso Schillaci, annunciando la volontà allargare la platea della popolazione target prevedendo “lo screening per il tumore della mammella dai 45 ai 74 anni di età”.