Due nuove tappe del format del Consorzio con il sommelier Marco Reitano

Milano, 19 set. (askanews) – Due nuovi appuntamenti con “Alta Langa Docg: anima di un territorio” il format che il Consorzio Alta Langa ha ideato con l’obiettivo di far conoscere a un pubblico qualificato e attentamente selezionato di professionisti del settore Horeca i vini della Denominazione in abbinamento ai sapori veri e autentici delle terre alte di Langa.

Gli incontri si terranno il 23 e il 24 settembre rispettivamente a Bologna e a Firenze sotto la guida di Marco Reitano, Head sommelier del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri dove lavora dal 1994, insignito del titolo di Miglior Sommelier d’Italia dalla rivista “Food and Travel”. Gli invitati potranno scoprire l’Alta Langa e la sua vocazione di “vino gastronomico” assieme alle specialità della cucina di Piermassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve di Cessole, Asti).

Le tappe di Firenze e Bologna danno seguito al calendario di eventi lanciato lo scorso anno, quando il Consorzio aveva portato a Torino, Milano, Genova, Roma, Napoli e Verona, insieme alle migliori cuvée di Alta Langa, i piatti della tradizione preparati da Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino, Cuneo), Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro, Cuneo), Clelia Salvetti (Trattoria Salvetti di Paroldo, Cuneo). A questi eventi, oltre 150 ospiti tra ristoratori, enotecari, sommelier e giornalisti specializzati hanno dialogato sui vini Alta Langa, sul loro utilizzo in carta, sui fattori di interesse, sulle modalità della proposta di pairing.

“‘Alta Langa Docg: Anima di un Territorio’ è un’iniziativa inedita che ha suscitato grande apprezzamento: siamo riuniti attorno ad un’unica tavola per approfondire la conoscenza della nostra Denominazione attraverso l’assaggio, guidato da un grande sommelier, di cinque vini che rappresentano le diverse tipologie previste dal nostro Disciplinare” spiega la presidente del Consorzio, Mariacristina Castelletta, sottolineando che “l’Alta Langa, per la sua struttura e complessità, ha una vocazione gastronomica e una grande versatilità di abbinamento, dall’antipasto fino al termine del menù”.

“Questo format – aggiunge il direttore del Consorzio, Paolo Rossino – promuove le Alte Bollicine piemontesi e allo stesso tempo promuove il territorio di origine, adottando delle azioni ad ampio raggio che permettono di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle Terre Alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande onore”.

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