Il Danubio chiuso alla navigazione in Austria. Avvisi meteo anche in Croazia

Roma, 17 set. (askanews) – Sono almeno 21 i morti in Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Romania per il maltempo che ha colpito la zona dell’Europa centrorientale con la tempesta Boris. Danni ingenti per cui sono stanziati diverse centinaia di milioni di euro dai Paesi interessati, mentre la forte pioggia si sta spostando verso Ungheria, Slovacchia e Italia che si stanno preparando alle condizioni meteorologiche avverse nei prossimi giorni. Mentre in Polonia il bilancio dei morti è salito a sei nelle ultime ore, in Austria si contano cinque vittime e migliaia di famiglie rimaste senza elettricità e acqua. Ma, secondo le autorità, dopo i forti temporali degli ultimi giorni, la situazione si sta lentamente allentando e il livello dell’acqua sta diminuendo. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha affermato che il governo ha deciso un “pacchetto immediato” di 75 milioni di euro. In Romania la tempesta Boris ha causato la morte di sette persone e danni ingenti in particolare nella zona di Galati. In Repubblica ceca, invece, si contano tre vittime e otto dispersi. Il fiume Danubio, la cui navigazione è interdetta in tutta l’Austria, si sta gonfiando anche in Slovacchia e Ungheria con possibili inondazioni nei prossimi giorni. Le zone di confine tra Repubblica Ceca e Polonia sono tra le più colpite: 15.000 persone sono state evacuate nella Repubblica Ceca, 3.000 in Polonia e decine di migliaia sono ancora senza elettricità. Il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato lo stato di calamità naturale per un mese. Il governo polacco prevede che il picco delle inondazioni colpirà domani la capitale della Bassa Slesia, Wroclaw. Più di 3.000 persone sono già state evacuate in tutto il paese.

Allarme anche in Croazia dove gli esperti si aspettano di vedere i livelli delle acque di tre dei suoi fiumi principali aumentare a causa delle forti piogge che hanno colpito l’Europa centrale negli ultimi giorni. Il servizio meteorologico e idrologico croato ha avvertito che il Danubio potrebbe subire un aumento delle acque “estremamente raro”, fino a otto metri, e sono in atto piani per erigere barriere anti-inondazione. Anche i fiumi Mura e Drava sono attentamente monitorati. Il Servizio meteorologico italiano ha emesso avvisi per forti piogge, forti venti e forti tempeste dalle prime ore di questa mattina, fino a giovedì, dalla costa settentrionale dell’Emilia-Romagna al sud del paese.

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