Pac al 2027 ricompensi chi lavora con natura e incentivare a farlo

Roma, 10 set. (askanews) – La Politica agricola comune ha bisogno di una riforma ambiziosa per consentire una transizione agroecologica dell’agricoltura europea che permetta di andare verso sistemi agroalimentari sostenibili ma con soluzioni che funzionino per gli agricoltori, la natura e la società. A sottolinearlo è IFOAM Organics Europe, il movimento biologico europeo che da oggi si riunisce in un congresso interamente focalizzato sulla propria visione della Pac futura.

A inaugurare il congresso un discorso di István Nagy, ministro ungherese dell’Agricoltura. Jan Plagge, Ppresidente di IFOAM Organics Europe, ha ribadito che il settore agroalimentare “sta affrontando molteplici sfide, quindi la PAC deve subire un’ambiziosa riforma per rimanere rilevante e garantire sostenibilità ambientale e socioeconomica. La PAC post-2027 dovrebbe supportare sia gli agricoltori che vogliono esserlo sia quelli che sono già più ambiziosi dal punto di vista ambientale”. Per questo, la futura PAC dovrebbe “anche ricompensare adeguatamente gli agricoltori che già lavorano con la natura e fornire benefici per le funzioni degli ecosistemi: questo deve basarsi su un approccio che coinvolga l’intera azienda agricola”.

“Poiché la nostra visione per la PAC post-2027 è in linea con il Dialogo strategico sul futuro delle raccomandazioni dell’agricoltura – ha detto – contiamo sulla Commissione, sul Consiglio e sul Parlamento per attuare questo ampio accordo tra le parti interessate sul fatto che è giunto il momento di una riforma fondamentale della PAC”.

L’approccio proposto dal movimento, come ha spiegato Thomas Fertl, membro del consiglio direttivo di IFOAM Organics Europe e rappresentante del settore agricolo, è in tre fasi, per garantire la proporzionalità tra il livello di ambizione ambientale di un’azienda agricola e i finanziamenti che riceve, in base ad aree chiave: protezione del suolo, impatto sull’acqua, clima e biodiversità. “La nostra visione fa incontrare due obiettivi: premiare gli agricoltori che sono già impegnati in metodi di produzione sostenibili e supportare altri agricoltori in una graduale transizione all’agroecologia”, ha detto.

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