Prodotta a Sant’Angelo dei Lombardi, debutta in Italia, Francia e Belgio
Milano, 3 set. (askanews) – L’attesa è finita: in questi giorni sugli scaffali dei supermercati arriva la Nutella plant-based, la versione 100% vegetale della crema spalmabile di Ferrero. A 60 anni dal primo vasetto – era il 1964 quando la nuova crema a base di nocciole e cacao debuttava – l’azienda di Alba porta sul mercato la nuova ricetta che risponde innanzitutto alla domanda di chi segue una dieta a prevalenza vegetale senza bandire le proteine animali, i cosiddetti flexitariani, che in Italia si stima siano 12,5 milioni. Ma parla anche a chi ha intolleranze al lattosio. Nella nuova versione, che si distingue dalla classica per il tappo verde, infatti, dai sette ingredienti classici (zucchero, olio di palma, nocciole, latte scremato in polvere, cacao magro, emulsionanti: lecitine di soia, vanillina) scompare il latte. Al suo posto ingredienti di origine vegetale, come i ceci e lo sciroppo di riso, che la rendono adatta agli intolleranti, ma non a chi è allergico, avverte l’azienda, perché prodotta in uno stabilimento che il latte lo utilizza. Come la classica, anche questa versione è senza glutine ma in più è “certificata dalla Vegetarian society come ‘vegan approved’” strizzando l’occhio anche a chi ha abbracciato questo tipo di dieta.
Ferrero, leader nel mercato delle creme spalmabili che valgono circa 500 milioni, lancia Nutella 100% vegetale a partire da questo mese nella grande distribuzione organizzata in Italia, Francia e Belgio nel formato da 350 grammi mentre nel 2025 la distribuirà anche in altri mercati europei. Lo stabilimento produttivo, invece, è quello di Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino, dove Ferrero già produce, tra le altre cose, la versione classica della crema spalmabile.
Le prime indiscrezioni della novità in casa Ferrero, che arrivano dopo il lancio estivo della Nutella gelato, risalgono alla fine dello scorso anno, quando fu depositato il marchio, ma in realtà la progettazione della linea di produzione, fa sapere ora l’azienda, è iniziata a gennaio del 2023 mentre le prime produzioni industriali sono datate giugno 2024, dopo circa 18 mesi dall’avviamento dei lavori.
Con il lancio di Nutella plant based, Ferrero intende ulteriormente rafforzare la propria presenza nel momento della prima colazione dolce. Un mercato che vale 5,9 miliardi di euro, di cui le principali categorie sono biscotti (33,3% ), merende calde (26,2%) e creme spalmabili (8,5%). Quest’ultima è una categoria in crescita (+4,3%). In questo contesto, le creme spalmabili “plant-based” rappresentano oggi, prima dell’ingresso di Nutella Plant-Based, un mercato in forte crescita, soprattutto nel breve periodo (+31% ) e con un valore complessivo che si aggira intorno ai 30 milioni di euro
“Nutella Plant-Based è prodotta in Italia, presso lo stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino, a testimonianza dell’impegno del Gruppo Ferrero nel continuare a consolidare la propria presenza nel Paese e il proprio footprint industriale – afferma in occasione del lancio Stefano Lelli Mami, region marketing manager Nutella Italia. “Nell’anno delle celebrazioni per il 60esimo compleanno di Nutella, grazie allo spirito di innovazione e di imprenditorialità che da sempre caratterizza Ferrero, Nutella avrà la possibilità di scrivere una nuova pagina della propria storia. A pochi mesi dal lancio di Nutella Ice Cream, lanciamo oggi sul mercato anche la versione Nutella Plant-Based, realizzata con ingredienti di origine vegetale che, come alternativa al latte, integra ceci e sciroppo di riso, due ingredienti dal gusto delicato ed equilibrato, che hanno consentito di garantire l’inconfondibile gusto e la cremosità tipica di Nutella”.
Il brand Nutella, avrà ora la possibilità di ampliare ulteriormente la propria gamma di prodotti continuando a investire e ad affermarsi come brand globale.