L’establishment della sicurezza si è opposto alla posizione di Netanyahu

Roma, 2 set. (askanews) – “Siamo molto vicini” a raggiungere un accordo per il cessate-il-fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Tuttavia, alla domanda dei giornalisti se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stia facendo abbastanza per garantire un accordo, Biden ha risposto con un laconico ma eloquente “No”. Il premier israeliano è stato messo sotto accusa per aver dato priorità alla nuova richiesta di mantenere le truppe delle Idf nel Corridoio di Philadelphi, al confine tra Gaza ed Egitto, durante la prima fase di sei settimane dell’accordo di cessate- il-fuoco, per impedire il contrabbando di armi dall’Egitto a Gaza.

L’establishment della sicurezza si è opposto alla posizione di Netanyahu, sostenendo che le Idf (Forze di Sicurezza israeliane) possono tornare al corridoio se necessario e che la nuova richiesta rischia di far saltare i colloqui lasciando morire gli ostaggi.

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