Ha parlato di immigrazione, clima, economia e del momento in cui ha saputo della nomination
Roma, 30 ago. (askanews) – La vicepresidente americana Kamala Harris ha affrontato la sua prima intervista come candidata democratica alla presidenza alla Cnn insieme al suo compagno di corsa, Tim Walz e ha difeso i suoi cambiamenti su alcune questioni politiche nel corso degli anni e il suo sostegno a Joe Biden.
Nell’intervista, registrata a Savannah, Georgia, ieri mattina e trasmessa in serata con ampie anticipazioni pubblicate dai media americani, la vicepresidente ha affermato che la sua massima priorità dopo l’insediamento è di “sostenere e rafforzare la classe media” attraverso politiche tra cui l’aumento del credito d’imposta per i figli, la riduzione dei prezzi esorbitanti sui beni di uso quotidiano e l’aumento dell’accesso a un alloggio a prezzi accessibili, tutte politiche che ha presentato lanciando la campagna per la presidenza.
Harris ha anche raccontato come il presidente le abbia comunicato la sua decisione di non continuare la corsa per la rielezione; stava preparando la colazione con la sua famiglia, comprese le sue nipoti, e si stava sedendo per fare un puzzle quando ha squillato il telefono: “Gli ho chiesto, sei sicuro? E lui ha detto di sì. Ed è così che l’ho saputo”. Harris ha anche difeso la decisione di aver sostenuto Biden per la sua rielezione nonostante le preoccupazioni sulla sua età e acutezza.
La candidata democratica ha anche elogiato il lavoro dell’amministrazione Biden per rilanciare l’economia dopo la pandemia, sottolineando i costi dell’insulina limitati, l’attuale tasso di inflazione inferiore al 3% e l’aumento dei posti di lavoro nel settore manifatturiero statunitense. “Dirò che è un buon lavoro”, ha detto. “C’è ancora molto da fare, ma è un buon lavoro”.
Si è poi parlato di fracking e immigrazione, Harris ha sottolineato che i suoi “valori non sono cambiati”. Harris ha detto di ritenere che le leggi sull’immigrazione debbano essere rispettate e applicate e ha osservato di essere l’unica candidata in gara ad aver perseguito le organizzazioni criminali transnazionali.
Sul Medio Oriente Harris ha ribadito l’incrollabile sostegno a Israele, che non cambierà la politica di armamento decisa da Biden, ma ha chiesto che la guerra finisca, che ci sia un’accordo su tregua e ostaggi e si persegua la soluzione a due stati, lamentando la morte di troppi palestinesi.
Tra le notizie emerse nel corso dell’intervista: Harris ha affermato che nominerebbe un repubblicano nel suo gabinetto se vincesse. “Ho trascorso la mia carriera invitando alla diversità di opinioni. Penso che sia importante avere persone al tavolo quando si prendono alcune delle decisioni più importanti che hanno opinioni ed esperienze diverse. E penso che sarebbe un vantaggio per il pubblico americano avere un membro del mio gabinetto che fosse un repubblicano”.
Su Trump e i suoi commenti su genere e razza, Harris ha liquidato con queste parole: “Stesso vecchio, stanco copione. Prossima domanda, per favore”.