Il regista: “Volevo fare un film ultranarrativo sui sentimenti”
Venezia, 30 ago. (askanews) – “Trois amies – tre amice” di Emmanuel Mouret, primo film francese in concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è una storia di tre amiche e del loro modo di vivere l’amore, attraverso della fatalità che si intrecciano con le loro vite. Nel cast Camille Cottin, Sara Forestier, India Hair, Grégoire Ludig, Damien Bonnard, Vincent Macaigne, Éric Caravaca. Un film sulla sorellanza al femminile tratteggiata in un contesto in cui l’umano è sempre collegato al sentimento anche nel tradimento e oltre la morte.
Joan non è più innamorata di Victor, ma le fa male pensare di essere disonesta con lui. Alice, la sua migliore amica, la rassicura: lei stessa non prova passione per il suo compagno Eric, eppure la loro relazione va a gonfie vele. Non sa che lui ha una relazione con la loro comune amica Rebecca. Quando Joan decide finalmente di lasciare Victor e lui scompare, le vite delle tre amiche e le loro relazioni vengono sconvolte.
L’elemento magico e misterioso si intreccia quindi con la delicatezza dello sguardo del regista sui sentimenti e le vite di queste donne. Nel film costruito su più piani narrativi l’elemento che permane è sempre l’amicizia. Una “complessità fortuita” come il titolo di un libro scritto da uno dei personaggi.
“Provo tenerezza per quei personaggi che vorrebbero essere migliori di quello – ha spiegato il regista – che sono ma non ci riescono mai davvero. Mai davvero, tranne qualche volta. Provo tenerezza per quella goffaggine crudele ma costruttiva che fa parte della nostra condizione umana, essere sommersi da storie, ideali e desideri tanto quanto dai colpi di fortuna e dai pericoli della realtà.Sono tre linee melodiche rappresentate dai personaggi femminili che ognuna delle attrici porta con sè. Avevo voglia di un film ultranarrativo e il film è sceneggiato affinché all’interno del film si sviluppino una serie di narrazioni, in un solo episodio il film rappresentava una serie”.
Camille Cottin che nel film sogna un numero di telefono e il cui marito la tradirà con la sua migliore amica, ha spiegato ” che ogni personaggio ha un suo percorso di vita che esula da qualsiasi codice etico, malgrado la sua migliore amica la tradisce con suo marito, lei fatalmente avrà un altro legame e da lì nascerà un’altra cosa”.