Prime le uve del Serprino, poi le prime “bordolesi” e il Moscato
Milano, 29 ago. (askanews) – “Un’annata sfidante, in cui le capacità dei nostri produttori e le caratteristiche dei Colli Euganei, costantemente ventilati, fanno la differenza. Ci avviciniamo alla vendemmia, ormai alle porte, con grande fiducia: le uve del Serprino, le rosse bordolesi del Colli Euganei e il Moscato destinato al Fior d’Arancio si stanno comportando bene e a breve inizieremo le prime raccolte”. A dirlo è il presidente del Consorzio di Tutela Vini dei Colli Euganei, Gianluca Carraro.
“La costante ventilazione della nostra zona, e la scelta dei viticoltori di riservare ai vigneti aree ben esposte e fresche, hanno permesso di gestire gli sbalzi termici che si sono susseguiti” aggiunge Carraro ricordando che la primavera, con le sue abbondanti piogge e l’alta umidità, è stata seguita da un’estate calda e tendenzialmente siccitosa, in particolare da luglio e in alcune zone dei Colli Euganei meridionali. “L’accumulo degli zuccheri, in genere ottimale, e le escursioni termiche che si sono finalmente instaurate nelle ultime settimane, consentono anche agli aromi di esplicare i loro effetti positivi” prosegue, spiegando che l’uva del vulcanico Serprino, l’unico vino a vocazione frizzante del Veneto, “è quasi pronta con quantità ottime e caratteristiche soddisfacenti: il buon tenore di acidità, fondamentale per garantire la freschezza, consentirà ottime basi spumanti”.
La raccolta di Carmenère, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, le varietà bordolesi presenti da quasi due secoli sui Colli Euganei, “inizierà tra dieci giorni circa e partirà dai vitigni più precoci”. “Il completamento della maturazione delle uve sulla pianta risulterà fondamentale per raggiungere i parametri ottimali” precisa il presidente dell’ente consortile, ricordando che per i vitigni tardivi, che si vendemmieranno nella seconda metà di ottobre, “le previsioni sono ancora migliori: potenza ed eleganza saranno i tratti distintivi del 2024, con quantità delle uve soddisfacenti”.
Dalla seconda metà di settembre inizierà la vendemmia del Moscato giallo, destinato al Fior d’Arancio, e del Moscato bianco. “Dopo un’allegagione in alcuni casi più limitata rispetto al solito, ha ripreso molto bene in termini quantitativi, che si collocano in una buona media, e qualitativi” continua Carraro, evidenziando che “l’aromaticità sarà infatti garantita grazie anche alle buone escursioni termiche tra giorno e notte”.