Presentati i numeri del cinema e dell’audiovisivo italiano 2023
Milano, 29 ago. (askanews) – Aumentano le opere audiovisive e web e i film prodotti, anche quelli italiani, e sono sempre di più le donne che firmano la regia di lungometraggi e documentari. Cresce il costo totale delle opere italiane realizzate e nella partita giocata dagli investimenti pubblici a sostegno del settore si rafforza il ruolo del credito d’imposta, in particolare quello richiesto per la produzione. Sono alcuni dei risultati della ricerca “I numeri del cinema e dell’audiovisivo italiano 2023” condotta dall’Ufficio Studi della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura.
Presentato oggi a Venezia nell’ambito della 81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nel corso di un evento promosso da DGCA-MiC e accolto dall’Italian Pavilion – coordinato da MiC e Cinecittà – all’Hotel Excelsior a Venezia Lido, il rapporto scatta una fotografia dettagliata del comparto, immortalandone il percorso di sviluppo lungo i 12 mesi dell’anno passato in un confronto con il 2022 e pure con il periodo precedente la pandemia. Un’analisi che guarda anche ai rapporti intessuti dall’Italia con gli altri Paesi (Francia, Svizzera e Belgio i nostri principali partner internazionali), un puntuale documento di analisi utile ad affinare politiche e misure da adottare nel prossimo futuro.
“Questi numeri sono importanti per diversi motivi a cominciare dal fatto che partendo proprio dalla loro analisi risulterà più facile comprendere le motivazioni che hanno portato alla revisione della Legge Cinema messa a punto insieme agli operatori del settore. Rispetto agli anni passati, poi, la ricerca quest’anno analizza anche gli incassi, un ulteriore elemento per fotografare l’andamento del 2023” ha affermato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni.