“Rischio di infiammare una situazione già esplosiva”

Roma, 28 ago. (askanews) – “L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani condanna la crescente risposta militare delle Forze di sicurezza israeliane (Idf) nella Cisgiordania occupata, in un modo che viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso oggi dall’agenzia Onu su operazioni lanciate dalle forze israeliane nei giorni scorsi.

“Verso le 22:30 del 26 agosto – si precisa in una nota – l’aeronautica militare israeliana ha lanciato almeno quattro attacchi aerei sul campo profughi di Nur Shams a Tulkarem e ha ucciso tre uomini palestinesi e due ragazzi di 13 e 15 anni. Non c’erano scontri in quel momento, ma l’Idf ha affermato che gli attacchi aerei hanno preso di mira una ‘sala operativa’. Secondo le informazioni raccolte da più fonti, tre delle vittime, tra cui i due ragazzi, sono rimaste uccise mentre passavano vicino alla casa presa di mira, situata in uno dei vicoli stretti e affollati del campo”.

Nella nota si sottolinea che dal 7 ottobre fino al 27 agosto, sono 628 i palestinesi uccisi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est: “Di questi, 609 sono stati uccisi dalle Idf, 11 dai coloni e 8 dalle Idf o dai coloni in attacchi congiunti, e 159 delle persone uccise, tra cui 29 ragazzi e tre donne, sono morti a causa di attacchi aerei”.

“La violenza tra l’Idf e i palestinesi armati in Cisgiordania non costituisce un conflitto armato ai sensi del diritto umanitario internazionale e, in quanto tale, l’uso della forza in Cisgiordania deve rispettare le norme e gli standard sui diritti umani applicabili alle forze dell’ordine – ha ricordato l’agenzia Onu – l’uso da parte dell’Idf di attacchi aerei e di altre armi e tattiche militari viola questi standard e sta provocando esecuzioni extragiudiziali e altre uccisioni illegali e distruzione di case e infrastrutture palestinesi”.

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