Più tasse su aziende e famiglie ad alto reddito
Roma, 27 ago. (askanews) – Le proposte fiscali della vicepresidente Kamala Harris riprendono il lavoro incompiuto dell’amministrazione Biden, spingendo per aumentare le tasse sulle aziende e sulle famiglie ad alto reddito e lasciando invece invariate o più basse le tasse della maggior parte degli americani. Lo anticipa il Wall Street Journal spiegando che Harris, candidata democratica alla presidenza, aumenterebbe le tasse di circa 5 trilioni di dollari nel prossimo decennio e taglierebbe le altre tasse di oltre 4 trilioni di dollari. Le riscossioni totali del governo federale, stimate in 63 trilioni di dollari in 10 anni, rimarrebbero poco cambiate, ma l’agenda di Harris modificherebbe la composizione di chi paga.
Con il suo piano – anticipa ancora il Wsj – le tasse aumenterebbero notevolmente per alcune famiglie ad alto reddito e le aliquote fiscali marginali massime raggiungerebbero il punto più alto dal 1986. Gli investitori più ricchi e i fondatori di aziende si troverebbero ad affrontare ingenti oneri fiscali sulle plusvalenze che non devono affrontare con la legge attuale.
La politica fiscale segna uno dei più grandi divari tra i due partiti principali, e anche una maggioranza esigua al Congresso potrebbe produrre enormi differenze negli utili aziendali e nelle finanze delle famiglie, in particolare per gli americani più ricchi. Harris non ha discusso nei dettagli i suoi piani fiscali, ma la sua campagna ha indicato il suo sostegno agli aumenti fiscali proposti dal presidente Biden. E Ha lanciato un piano di espansione del credito d’imposta per i figli all’inizio di questo mese che andava oltre l’agenda di Biden.
Una vittoria democratica alla Casa Bianca, al Senato e alla Camera potrebbe consentire a Harris di far promulgare molti dei suoi piani fiscali, sebbene disaccordi interni al partito e margini di voto esigui potrebbero impedire che l’agenda completa diventi legge.
L’ex presidente Donald Trump, candidato repubblicano, vuole invece estendere tutti i tagli fiscali in scadenza, per un totale di 4 trilioni di dollari in un decennio. Oltre a ciò, propone di aggiungere ulteriori tagli, un’aliquota fiscale aziendale più bassa ed esenzioni fiscali per mance e benefici della previdenza sociale. Il suo compagno di corsa, il senatore JD Vance ha parlato poi di un credito d’imposta per figli più ampio. Trump imporrebbe anche tariffe che recupererebbero parte delle entrate perse, ma aumenterebbero anche i costi per i consumatori.