Un appello per un nuovo umanesimo
Rimini, 23 ago. (askanews) – Il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani, è intervenuto al Meeting di Rimini, lanciando un appello a favore di un maggiore riconoscimento del ruolo cruciale svolto dal volontariato nel contesto socio-sanitario italiano. “In un’epoca in cui il Servizio Sanitario Nazionale fatica a garantire un accesso universale alla salute, specialmente per le fasce più deboli della popolazione, il volontariato – ha detto – costituisce un pilastro fondamentale le nostre confraternite, presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, offrono un contributo insostituibile, colmando le lacune del sistema pubblico e promuovendo i valori della solidarietà e della cura dell’altro”.
Nata nel 1244, la Confederazione delle Misericordie rappresenta una delle più antiche istituzioni di assistenza in Italia. Con una storia millenaria, una rete capillare di oltre 850 sedi e più di centomila volontari le Misericordie continuano a operare con lo stesso spirito di carità e umanità che l’ha caratterizzate fin dalle origini – “Un esercito del bene che, giorno dopo giorno, si impegna a costruire una società più giusta e solidale – ha ribadito Giani – il nostro intervento è stato essenziale, soprattutto nelle situazioni di emergenza e per le persone più fragili, come gli anziani, i malati e i disabili. Il volontario, animato dallo spirito di servizio e da una forte spinta al bene, simboleggia la vera e propria spina dorsale del Paese”.
La pandemia da Covid-19 ha ulteriormente evidenziato l’opera sociale delle Confraternite, che hanno risposto alle nuove povertà emergenti offrendo un sostegno concreto tramite iniziative come gli Empori Solidali e il Banco Alimentare. “In questi anni – ha spiegato il presidente – il servizio delle Misericordie ha potuto creare una vera e propria rete di protezione sociale, che fa affidamento su 250 sportelli di ascolto denominati ‘Casa del Noi’. Abbiamo offerto un tetto, un pasto caldo e un ascolto attento a migliaia di persone in difficoltà.”
Guardando al futuro, Giani ha sottolineato l’importanza di – “Un nuovo Umanesimo che ponga al centro la dignità di ogni persona e promuova una società più equa e inclusiva. Un umanesimo che riconosca l’interconnessione tra gli esseri umani e il pianeta, ispirandoci a prenderci cura gli uni degli altri e del nostro ambiente comune. Questo nuovo approccio, in linea con gli insegnamenti di Papa Benedetto XVI, rappresenta la base per uno sviluppo sostenibile”. Il Presidente ha poi invitato a promuovere una cultura del dono e a investire soprattutto sui giovani – “Il volontariato rappresenta una delle poche esperienze di vita reali, incentrate sul servizio e sull’incontro con l’altro, in un tempo in cui tutto questo si riassume troppo spesso nello schermo di uno smartphone.”
In sintesi un appello alle istituzioni affinché riconoscano il valore del volontariato e lo supportino con politiche adeguate – “In un mondo sempre più complesso e sfidante, rappresenta una risposta concreta e autentica ai bisogni delle persone. È fondamentale che le istituzioni ne riconoscano il valore e lo supportino con politiche adeguate. È indispensabile pensare ad un’inclusione del volontariato nelle politiche di welfare del nostro paese – ha concluso Giani – proprio per la sua caratteristica di incarnare e testimoniare con le opere un valore irrinunciabile: il dono.”
Il presidente Giani ha infine ringraziato i volontari che da un lembo all’altro del Paese, con quella fantasia della carità che è propria della nostra storia, si prodigano, nonostante le vere ed oggettive difficoltà economiche, a rimanere vicini ai bisogni delle persone, specialmente le più deboli e fragili. Pensando ai tanti incontri che ha in tutta Italia aggiunge infine un pensiero per la popolazione ucraina e per Betlemme, luoghi in cui il Movimento con i suoi volontari si è speso e si sta spendendo per costruire un mondo di pace.