Lo studio è attività programmatica del consiglio
Milano, 21 ago. (askanews) – Con riferimento a quanto apparso stamani su alcune testate giornalistiche, come peraltro già chiarito con un comunicato diramato a giugno scorso, “nessun testo di legge di riforma delle pensioni è stato predisposto a oggi dal Cnel, né esistono tantomeno documenti ufficiali ascrivibili al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro”. Lo ribadisce una nota del Cnel, precisando come l’iniziativa di costituire un gruppo di lavoro sulla previdenza sia stata assunta autonomamente nel febbraio 2024 per decisione unanime del Consiglio di presidenza nell’ambito del programma di attività approvato dall’assemblea, anche a seguito dell’audizione resa a dicembre 2023 dal presidente del Cnel, Renato Brunetta, su invito apposito rivolto dalla competente Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
Il gruppo di lavoro di elevata qualificazione, composto da accademici, esperti del settore e delle parti sociali, si è impegnato nell’approfondimento delle quattro macroaree del sistema di welfare pensionistico: previdenza obbligatoria, quella delle casse professionali, quella complementare e il regime di contribuzione obbligatoria con i connessi problemi di evasione. L’istruttoria preliminare ha anche evidenziato le criticità di natura giuridica ed economico-finanziaria dell’attuale sistema previdenziale, coerentemente a quanto già prospettato da Brunetta, nell’audizione alla Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
“Le risultanze degli approfondimenti di natura tecnica posti in essere dal gruppo di lavoro saranno trasmesse alla competente commissione istruttoria permanente del Cnel per le opportune valutazioni di merito ai fini dell’esame da parte dell’assemblea, così come usualmente previsto per ogni atto deliberativo del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in conformità alle attribuzioni di cui all’articolo 99 della Costituzione – afferma Brunetta – Solo allora si potrà parlare di una eventuale pronuncia o posizione del Cnel in merito alla riforma del sistema previdenziale e pensionistico”.