Guerre e democrazia, Africa, videogiochi, ia e tanti scrittori

Milano, 19 ago. (askanews) – Come ogni anno a settembre torna Festivaletteratura: dal 4 all’8 Mantova si apre alle voci di scrittrici e scrittori da tutto il mondo riuniti dal festival letterario più longevo d’Italia, giunto alla 28esima edizione, in più di 300 incontri in 5 giorni.

Il Festival entrerà nelle strade della città dei Gonzaga con con tutta la potenza della letteratura, si interrogherà sulle guerre e sulle democrazie, metterà a confronto le generazioni, guarderà all’Africa con altri occhi, ci farà innamorare delle mille lingue dell’Italia di oggi e riscoprire popoli antichi ormai scomparsi, comporre bestiari ed esplorare le acque di fiumi e oceani, ci farà giocare partite infinite a Dungeons&Dragons e imparare dai videogiochi, rifletterà sui corpi che abitiamo e sulle intelligenze artificiali, e ci porterà a scoprire la città come non l’abbiamo mai vista, di notte ascoltando parole e sortilegi di Virgilio mago e di giorno attraverso mappe disegnate inseguendo profumi, rumori, poesie e tiri in porta.

Più di 300 saranno gli ospiti italiani e internazionali che animeranno gli eventi di un programma plurale per vocazione e interessi, che raccoglie anche istanze e desideri emersi da incontri e progetti realizzati nel corso dell’anno, coinvolgendo soprattutto giovani e giovanissimi. Da questi laboratori estesi di lettura e ricerca arriva una parte consistente degli appuntamenti in programma e la spinta a trovare nuove modalità di confronto.

Non è un caso se, in questa edizione, alle grandi piazze tinte di blu si affiancheranno aule scolastiche, piccole sale, luoghi che facilitano l’interazione: nelle forme del workshop, della lezione orizzontale, dell’officina creativa la letteratura si apre alla relazione, mette insieme pensieri, libera nuovi racconti.

Parallelamente, il centro di Festivaletteratura si diffonde. Se i territori letterari e artistici esplorati sono stati sempre i più disparati, in città e fuori di essa il Festival cerca spazi per crescere e sperimentare: l’atelier di fumetto a Valletta Valsecchi, il campo di geografia creativa a Lunetta, gli spettacoli portati nei teatri della provincia, insieme ai palazzi e alle piazze del centro storico disegnano la mappa di un Festival sempre più aperto e plurale.

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