Il tennista romani rientrato a Cincinnati

Roma, 14 ago. (askanews) – “L’Italia è un Paese di tifosi di calcio. Adesso, però, la nazione aspetta che ci sia un grande match di tennis: di questo sono enormemente fiero. Penso che sia stato fatto qualcosa di enorme, ma il meglio deve ancora venire”. Parola di Matteo Berrettini alla vigilia del suo esordio al Master 1000 di Cincinnati”. Sul suo rientro dice: “Mi sono sempre considerato uno bravo a rientrare. Lo consideravo un po’ il mio superpotere. Spesso mi sono infortunato nei momenti in cui ero al top. Nel tennis, però, è importante giocare con continuità”. Ogni ritorno, però, ha significato pressioni: di risultati e di scalate nel ranking, dove era sprofondato fuori la top 100. “Non volevo perdere posizioni in classifica e questo mi portava a crearmi molte pressioni. Le cose, però, non andavano bene e a un certo punto ho sentito il bisogno di staccare, di alleggerirmi, ritrovare la gioia per il tennis. E ora sono tornato”, prosegue il romano. Infine Berrettini ricorda il derby di secondo turno a Wimbledon tra Sinner e Berrettini. Una sfida che Matteo non vuole che si riproponga subito. “Il livello era davvero altissimo. mi auguro che non succeda di nuovo allo US Open, per nessuno di noi due”, ha concluso il numero 6 italiano del ranking.

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