Cantina sociale invita gli artisti ad interpretare la Schiava
Milano, 1 ago. (askanews) – Cantina Kaltern, la più grande Cantina sociale dell’Alto Adige, invita artisti emergenti e affermati ad interpretare la settima edizione di “kunst.stuck” (in italiano “opera d’arte”). Questo progetto è nato con la vendemmia 2014 e da allora ogni anno l’uva che meglio rappresenta l’opera d’arte della natura e che più entusiasma l’enologo (il kellermeister) per la sua qualità, viene destinata ad un vino realizzato in una tiratura limitata e con un’etichetta artistica.
Quest’anno il protagonista designato è il vitigno a bacca nera Schiava (Vernatsch), varietà autoctona che ha da sempre un ruolo importante a Caldaro. Compito dell’artista sarà ideare l’abito speciale per il “Vernatsch Doc 2023” che per questa occasione ha preso forma in due vigneti particolarmente significativi: un vigneto storico a pergola che ha più di cento anni, e un impianto di quindici anni allevato a guyot. Una combinazione tra tradizione e innovazione che ha ispirato il tema di quest’anno: “Un carattere attraverso le generazioni”.
La Cantina che abbraccia il Lago di Caldaro con 440 ettari vitati e 590 soci, spiega che è possibile iscrivere le etichette fino alla mezzanotte del 15 settembre, dopodiché una giuria scelta da Cantina Kaltern selezionerà una prima rosa di opere che sarà visibile sul sito aziendale, dove si potrà votare la propria etichetta preferita dal 11 novembre al 10 dicembre, con la possibilità di ricevere premi. La presentazione ufficiale dell’etichetta del “Vernatsch Doc 2023” è prevista la prossima primavera. L’artista vincitore riceverà mille euro e potrà disporre degli spazi del winecenter di Cantina Kaltern per l’allestimento di una mostra personale.
Le varietà selezionate nelle edizioni passate del progetto “kunst.stuck” sono state il Pinot Bianco nel 2014 interpretato da Claudio Paternoster; il Cabernet Sauvignon nel 2015 con l’etichetta di Margit Pittschieler; il Kalterersee Classico Superiore del 2016 rappresentato da Stefano Mandato; il Merlot dalla vendemmia 2018 vestito da Anita Ladurner, il Pinot Grigio 2019 illustrato da Federico Petrolito e il Lagrein Riserva Doc 2020 con l’etichetta di Giuseppe Rametta.