A 1,62 mln unità (+3,4%). Crisci: serve chiarezza per transizione

Milano, 1 ago. (askanews) – Dopo il +4,7% del mercato auto a luglio e alla luce del previsto rallentamento dei consumi delle famiglie nella seconda metà del 2024, Unrae rivede al ribasso le stime di immatricolazioni per l’intero anno, a 1,62 milioni di auto in crescita del 3,4%, ma ancora -15% rispetto all’anno 2019.

Quanto alle alimentazioni, le elettriche pure (Bev) dopo l’accelerazione di giugno chiuso con una quota dell’8,3% sono tornate su una quota stagnante del 3,4%. Le auto plug-in hybrid (Phev), seppur in leggero recupero sul mese precedente, si fermano al 3,9% di quota: nel complesso le Ecv rappresentano solo il 7,3% del mercato.

Secondo l’Unrae questo risultato è la chiara dimostrazione del fatto che gli attuali incentivi, così impostati, non sono assolutamente sufficienti a sostenere la crescita in modo strategico e duraturo finalizzato alla transizione.

In vista del Tavolo Automotive convocato dal Mimit per il prossimo 7 agosto l’Unrae, ribadisce le sue richieste: disponibilità dei 240 milioni di fondi che rappresentano il residuo della dotazione degli incentivi per l’anno 2024; recupero dei 250 milioni di euro (del miliardo del 2025) prelevati dal DL Coesione; definizione di un piano strategico triennale per il 2025-2027; eliminazione del price cap per le auto della fascia 0-20 g/Km di CO2 o, quantomeno, la sua equiparazione a quello della fascia 21-60 g/Km.

“Abbiamo le idee chiare e siamo pronti a confrontarci in modo costruttivo con il Mimit – afferma il presidente dell’Unrae, Michele Crisci – portando proposte puntuali per garantire al nostro Paese un percorso strategico e strutturato di transizione. Serve chiarezza e stabilità per consentire ai Costruttori di programmare gli investimenti e ai consumatori di prendere le loro decisioni di acquisto”.

Altro fattore fondamentale e abilitante per la transizione energetica, come Unrae ripete da anni, è la revisione del trattamento fiscale delle auto aziendali, con particolare riferimento alla detraibilità dell’IVA e alla deducibilità dei costi, da parametrare alle emissioni di CO2, oltre alla riduzione del periodo di ammortamento a 3 anni, percorso potenzialmente realizzabile attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, ma che UNRAE riproporrà anche al Tavolo Automotive.

“Un intervento in tal senso – conclude il presidente Crisci – consentirebbe di rilanciare la competitività delle nostre imprese e di accelerare il rinnovo del parco circolante”.

Il Tavolo Automotive del 7 agosto prossimo sarà anche l’occasione per sollecitare ulteriori semplificazioni e agevolazioni delle procedure relative alla realizzazione delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici e di rifornimento per quelli a idrogeno, per un più rapido e capillare sviluppo in tutto il territorio nazionale.

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