Una medaglia che mancava da Amsterdam 1928
Roma, 30 lug. (askanews) – Le Fate regalano la decima medaglia all’Italia con uno splendido argento dietro gli Usa di Simon Biles e davanti il Brasile. Angela Andreoli, Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa hanno chiuso la gara a squadre al secondo posto, dietro soltanto agli Stati Uniti della fuoriclasse Simone Biles. Una prova straordinaria delle azzurre che riscrivono la storia: una medaglia in questa specialità mancava da Amsterdam 1928. Una gara splendida quelle delle azzurre competitive sin dalla prima rotazione che ha visto gli Stato Uniti al comando della gara con 44.100. L’Italia è terza con 41.665 al volteggio dietro alla Cina con 42.666. Manila Esposito, la prima azzurra ad esibirsi, ottiene un ottimo 14.166 al volteggio. Alice D’Amato, invece, non supera il muro del 14 nello stesso esercizio. 13.566 per Angela Andreoli che porta un avvitamento e mezzo. Nella seconda rotazione la prima azzurra a salire sulle parallele è stata Giorgia Villa che ha ottenuto 13.766. Gran punteggio per Alice D’Amato che si aggiudica 14.633 punti, mentre Elisa Iorio, già infortunata in qualifica, porta a termine l’esercizio con il punteggio di 14.266. L’azzurra scende dalla pedana zoppicando e con l’espressione del volto dolorante. A metà gara le Fate sono seconde con 84.330 davanti alla formazione americana, data per super favorita, che guida la classifica con 87.432. Meno di un punto ci separa dalla Cina in terza posizione. Terza rotazione dedicata alla trave: Una strepitosa Manila Esposito chiude l’esercizio alla trave con 13.966. Alice D’Amato ottiene un buon 13.933 mentre Angela Andreoli porta a casa 13.300 come punteggio. Nell’attrezzo più ostico per le italiane Per Alice e Manila non sarà l’ultima esibizione in questa specialità alle Olimpiadi di Parigi, le due azzurre attese anche nella finale individuale alla trave. Le azzurre non sbagliano niente e continuano ad inseguire gli Usa in testa alla classifica provvisoria. Biles e compagne a quota 129.131, le azzurre a 125.529 mentre al terzo posto la Gran Bretagna 124.164. Nell’ultima rotazione della finale olimpica per le azzurre c’è il corpo libero. Manila Esposito rompe il ghiaccio con un 12.666, dovuto anche a una penalità per uscita di pedana. Alice D’Amato piazza un 13.466, poteva andare meglio in questa specialità Ora tutto è nelle mani di Angela Andreoli per riuscire a resistere al recupero del Brasile del fenomeno di Rebeca Andrade. Angela Andreoli, classe 2006, ha ottenuto 13.833 al corpo libero e porta le azzurre sul secondo gradino del podio dietro alle inarrivabili statunitensi della capitana Simone Biles. Bastava un 12.836 per assicurarsi la medaglia e coronare un sogno per tutto il movimento italiano della ginnastica artistica.