Percorsi alternativi per diventare agenti immobiliari
Roma, 18 lug. (askanews) – “È necessario prevedere una prova valutativa finale al termine dei percorsi che consentono di accedere alla professione di agente immobiliare”. È una delle proposte che FIMAA-Confcommercio, tramite il proprio Vicepresidente Vicario Maurizio Pezzetta, ha esposto a Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nel corso di un incontro in cui si è discusso del decreto a cui il MIMIT sta lavorando per riformare le modalità di accesso alla professione di agente immobiliare.
FIMAA Italia, con la completa condivisione del Sottosegretario Bitonci, ha riferito tramite il Vicario che “è indispensabile introdurre disposizioni che consentano un praticantato efficace, limitando il numero di praticanti che possono effettuare il praticantato contemporaneamente presso una medesima agenzia”.
Il Vicepresidente Vicario, informa una nota, ha quindi sostenuto sia necessario che anche per gli agenti immobiliari, come per qualsiasi altra professione, debba essere previsto “un aggiornamento programmato continuo con crediti formativi. Il lifelong learning continuo è fondamentale per svolgere adeguatamente questa professione e per garantire la necessaria tutela del mercato, a vantaggio soprattutto del consumatore oltre che della categoria stessa”.
Quello dell’adeguata formazione è un tema su cui la Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari si batte da tempo. Anche per questo “la FIMAA – ha spiegato Pezzetta al sottosegretario Bitonci – ha creato con l’Università La Sapienza di Roma un corso di laurea, primo e unico in Italia, in Diritto ed Economia della Proprietà Immobiliare. L’obiettivo non è solo di garantire una formazione puntuale ai giovani che vogliono avvicinarsi alla professione di agente immobiliare, ma anche di consentire a chi già opera di acquisire una preparazione ancor più approfondita”.
Al termine dell’incontro, il Sottosegretario Bitonci ha annunciato che nei prossimi mesi il Ministero organizzerà un nuovo tavolo di confronto per discutere del decreto ministeriale che riforma l’accesso alla professione.