Rapporto Bio in cifre presentato oggi a Bracciano

Roma, 17 lug. (askanews) – L’Italia è paese leader nella Ue per superfici coltivate a biologico e numero di aziende coinvolte: un ettaro su cinque di Sau agricola è biologico. Il 2023, primo anno di applicazione della nuova PAC, ha visto dunque crescere in Italia le superfici investite a biologico e il numero di operatori coinvolti. Nel 2023 l’agricoltura biologica italiana con i suoi 2,5 milioni di ettari, pari a quasi il 20% della Sau nazionale, riduce ulteriormente la distanza dal target del 25% fissato, entro il 2030, dalla Strategia Farm to Fork. Risultati che rafforzano la leadership dell’Italia tra i Paesi dell’Ue, ormai pluriennale.

I dati del rapporto Bio in cifre, curato da Ismea in collaborazione con il Ciheam Bari nell’ambito del programma Masaf “Dimecobio” presentato oggi a Bracciano in occasione di “Appuntamento con il bio”, indicano un incremento del 4,5% della Sau biologica sul 2022, mentre il numero di operatori (produttori, trasformatori, importatori) cresce dell’1,8%, un ritmo molto più blando rispetto al +7,7% dell’anno precedente.

“Il biologico è centrale nelle ambizioni green dell’Europa e dell’Italia – ha detto il presidente Ismea Livio Proietti – e lo dimostra anche la pluralità di interventi normativi e di azioni strategiche che il nostro Paese ha riservato al settore, tra cui il Piano nazionale per la produzione biologica, varato quest’anno, e il decreto del 2023 che esalta il ruolo e l’importanza dei biodistretti”.

“Dopo anni difficili, dovuti soprattutto ai forti aumenti dei prezzi seguiti allo shock energetico del 2022, il settore deve adesso recuperare appeal agli occhi dei consumatori – ha aggiunto Proietti – oggi disorientati dai tanti prodotti che si fregiano di messaggi allusivi alla salute e alla sostenibilità, ma che a differenza del biologico, non sono sottoposti a rigidi controlli e a rigorose regole di produzione”.

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