Ancora in calo retail, porta a porta e e-commerce. Fuori casa compensa

Milano, 10 lug. (askanews) – Oltre un milione di tonnellate di prodotti surgelati consumati nel 2023 (1.016.358), con una sostanziale stabilità a volume rispetto al 2022 (+0,14%) e un nuovo massimo nei consumi pro capite annui che, per la prima volta, superano i 17 chili (17,2 pari a un +2,4% sul 2022). A valore il comparto ha toccato i 5,8 miliardi di euro, in crescita rispetto agli oltre 5,4 miliardi dell’anno precedente (+6,5%). Il comparto dei cibi frozen lo scorso anno è stato trainato dal fuori casa, che ha registrato una crescita del 5,3% rispetto all’anno precedente, compensando sia il calo dell’1,1% del retail sia quelli, più significativi del door-to-door (-8%) e dell’e-commerce (-5%). È quanto emerge dal “Rapporto annuale sui consumi dei prodotti surgelati”, realizzato da Iias, l’ Istituto italiano alimenti surgelati, per fotografare l’andamento del comparto in Italia nell’ultimo anno.

“Il 2023 è stato un anno di sfide titaniche – spiega il presidente Iias, Giorgio Donegani – Nonostante queste criticità, il 2023 si è chiuso positivamente. Le rilevazioni condotte sui primi cinque mesi del 2024 rivelano un dato incoraggiante anche in relazione al retail, che indica l’ottima tenuta degli acquisti con un lievissimo calo a volume del -0,5% rispetto all’anno precedente (-1,1%)”.

Nel 2023, i consumi di surgelati tra le mura domestiche hanno raggiunto le 644.075 tonnellate e nel fuori casa hanno toccato quota 295.812. Se si aggiungono anche le 66.971 del “door to door” e le 9.500 dell’e-commerce, si supera la soglia del milione di tonnellate consumate, per un valore di mercato pari a 5,8 miliardi di euro (+6,5% vs. il 2022).

Scendendo nel dettaglio dell’analisi delle singole categorie merceologiche, anche nel 2023 troviamo a confermare la propria leadership per volumi consumati nel retail, i vegetali, con oltre 215.000 tonnellate (nonostante una lieve diminuzione rispetto al 2022 del-1,9%). I vegetali preparati (con 22.380 tonnellate) registrano invece una performance pienamente positiva, conquistando un +3,7% vs. il 2022. Gusto e facilità di preparazione hanno spinto le patate surgelate al secondo posto tra le preferenze degli italiani, registrando la performance più positiva del comparto, con circa 110.500 tonnellate acquistate e una crescita del +8% vs. 2022 (102.400 tonnellate). Ai prodotti ittici surgelati il terzo posto del podio, con 92.500 tonnellate, tra ittico preparato panato (oltre 33.000 tonnellate) e pesce naturale (59.000). Seguono, al quarto posto in classifica, i piatti pronti, ossia primi e secondi piatti, contorni ricettati e alimenti con proteine vegetali, che si attestano su oltre 66.600 tonnellate (registrando un lieve calo del -1,1% rispetto alle quasi 67.500 tonnellate del 2022).

Le pizze surgelate, invece, soffrono la ripresa dei consumi fuori casa con un calo del 6,2% dei consumi che hanno toccato le 63.500 tonnellate. Stabili le specialità salate (pancake e altri prodotti), che hanno mantenuto quota 33.300 tonnellate (con una lieve diminuzione dello 0,5% rispetto alle 33.400 tonnellate del 2022) e le carni surgelate, con 15.700 tonnellate nel 2023 (-3% vs. 2022). Tra gli altri segmenti, spicca la performance positiva di pane e paste surgelate, che hanno registrato un aumento del +1,3% vs. il 2022, raggiungendo oltre 5.730 tonnellate.

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