Dalla cimice asiativa al granchio blu
Roma, 8 lug. (askanews) – Azioni urgenti per proteggere le nostre specie autoctone minacciate dalle specie aliene invasive. E’ quanto chiede in una nota il presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (Uci), Mario Serpillo, che richiama l’attenzione sull’allarmante velocità di diffusione delle specie aliene rispetto a quelle autoctone, evidenziata da un recente studio pubblicato su Annual Reviews of Ecology, Evolution and Systematics.
“L’invasione delle specie aliene, favorita dalle rotte commerciali e dai cambiamenti climatici, rappresenta una minaccia crescente per i nostri ecosistemi e l’economia agricola. Queste specie, come la cimice asiatica e il granchio blu – argomenta Serpillo – ed altre insidiosissime di più recente rilevazione, si stanno diffondendo ad una velocità impressionante, mettendo a rischio la biodiversità e la sostenibilità delle nostre colture”.
La ricerca mostra chiaramente che le specie autoctone non possono competere con la rapidità di espansione delle specie invasive senza un aiuto umano. “È fondamentale – dice Serpillo – che iniziamo a considerare e implementare la migrazione assistita per le nostre specie native. Questa pratica potrebbe permettere loro di spostarsi in ambienti più favorevoli, garantendo la loro sopravvivenza di fronte ai cambiamenti climatici e alla pressione delle specie aliene”.
“Chiediamo al Governo e alle Istituzioni competenti di intervenire con estrema celerità e determinazione – conclude – Devono essere messi in atto programmi di monitoraggio e controllo delle specie invasive, nonché misure per supportare la migrazione assistita delle specie autoctone”.