Confagri Vicenza: nessuno ascolta il nostro allarme
Roma, 24 giu. (askanews) – Non si fermano le predazioni dei lupi sull’Altopiano di Asiago. Sabato notte i grandi predatori hanno assalito il bestiame di Malga Verde a Lusiana Conco, in località Val Lastaro, uccidendo una manza. È l’ennesimo attacco di quest’estate di alpeggio appena iniziata, che dal 10 giugno conta già otto animali sbranati: una media di quattro a settimana.
Le predazioni, spiega in una nota Confagricoltura Vicenza, sono iniziate subito dopo l’arrivo degli allevatori sull’altopiano. Il 10 giugno i gestori di Malga Frolla a Conco, appena arrivati, hanno subito la predazione di una vitella. Il giorno stesso, a malga Dosso di Sotto, è stata uccisa una vacca. L’11 giugno, sempre a Malga Frolla, altra vitella sbranata. Nei giorni successivi una vitella trovata morta a Canove, poi è toccato a una capra a Tonezza, e venerdì 14 giugno, a malga Foraoro di Caltrano, a due vitelle. E sabato scorso è stata sbranata la manza a Malga Verde.
In Veneto, secondo i dati della Regione, nel 2022 le predazioni sono state 823, opera di almeno 15 branchi che si aggirano in oltre il 20% del territorio. Tre sono stanziali sull’altopiano di Asiago: solo nella zona del Monte Corno, nell’agosto 2023, ci furono cinque predazioni in 45 giorni.
“Abbiamo dato un segnale di allarme, ma sembra che non ci sia ascolto – tuona Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza – Un’altra predazione, nel giro di pochi giorni, mette sotto stress gli allevatori, già provati da una stagione difficile”.