Minitra: scopo di tutti è “intensificare le azioni di contrasto”

Roma, 21 giu. (askanews) – Il caporalato “mortifica il lavoro, mette a repentaglio vite umane e non fa crescere la qualità del lavoro”. L’ha detto oggi la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone al termine del tavolo con le parti sociali che si è tenuto oggi a Roma, congiuntamente al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e alle parti sociali, dopo la vicenda di Cisterna di Latina con la morte del bracciante Satnam Singh.

“Lo scopo di tutti è dichiarare guerra al caporalato e intensificare tutte quelle che sono le azioni a contrasto di un sistema che mortifica il lavoro, mette a repentaglio le vite umane e non fa crescere la qualità del lavoro in un comparto importantissimo come quello dell’agricoltura” ha detto Calderone. “La sensibilità – ha aggiunto – è comune al governo tutto ed è comune nella definizione di strategie complessive”.

Per quanto riguarda la vicenda Singh, che sarebbe stato lasciare a morire dopo un incidente che gli aveva amputato il braccio senza essere soccorso, secondo le accuse, la ministra ha detto: “Non possiamo che che ricordare e condannaere quanto è successo a Cisterna di Latina” al lavoratore, che ha perso la vita perché non è stato soccorso e c’è chi ha pensato di abbandonarlo senza assistenza in un momento in cui erano gravissime le ferite riportate”.

Calderone ha aggiunto che si stanno “intensificando i controlli, abbiamo aumentato il numero di assunzioni di ispettori. Sono stati già banditi i concorsi, saranno su basi regionali. Rafforeremo tutti gli ispettorati regionali”. Inoltre, ha detto ancora la ministra, si punterà su un “attento, puntuale, sinergico lavoro di consultazione delle banche dati a disposizione, comprese quelle che ci darà il Ministero dell’Agricolgura con Agea”.

Inoltre si intende “potenziare la rete agricola di quantità, perché il contrasto al caporalato passa anche per il sostegno a chi gestisce regolarmente le attività lavorative e soprattutto l’agricoltura”.

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