Italia seconda solo ai Paesi Bassi in Ue sul fronte export
Roma, 20 giu. (askanews) – Il valore della produzione del verde Made in Italy è un vero patrimonio nazionale che si è attestato nel 2023 intorno ai 3,1 miliardi di euro, ovvero il 30% in più rispetto ai 2,45 miliardi di euro del 2016, annus horribilis con la cifra più bassa segnata nell’ultimo decennio, arrivando addirittura ad eguagliare le cifre record del 2022, annus mirabilis per il comparto.
Delle priorità del settore se ne è discusso ieri alla presenza del sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Patrizio Giacomo La Pietra, del presidente di Ice Agenzia Matteo Zoppas e dei rappresentanti delle Associazioni Florovivaistiche e Agricole Italiane, si è svolta oggi a Roma la conferenza stampa di presentazione della 73esima edizione di Flormart Green Italy, Salone Internazionale di Florovivaismo, Verde e Paesaggio e osservatorio privilegiato del settore.
Le esportazioni dei prodotti florovivaistici italiani rappresentano un fiore all’occhiello: con un valore di oltre 1,2 miliardi di euro, la nostra nazione è seconda solo ai Paesi Bassi in Europa mentre ricopre la terza posizione, dopo Paesi Bassi e Colombia, a livello globale.
Il totale dell’export è composto da 780 milioni per piante ornamentali e vivaismo (esclusi gli alberi da frutto e arbusti, pari a 90 milioni), 300 milioni per piante in vaso, 170 milioni derivati da fogliame, rami, muschi, licheni, recisi, freschi o trattati e da 135 milioni dei fiori recisi. L’andamento più che positivo dell’export garantisce il saldo della bilancia commerciale, con i 27 Paesi dell’UE che costituiscono la principale destinazione dei prodotti italiani (80% circa).