Viene dalla famiglia fondatrice, è un guru dell’industria nipponica

Roma, 18 giu. (askanews) – E’ stata una rielezione sofferta quella di Akio Toyoda al vertice di Toyota Motor, il gigante dell’auto nipponico al centro negli ultimi mesi di scandali per la gestione di una serie di test di conformità imposti dalle autorità giapponesi.

Nell’Assemblea degli azionisti che si è tenuta oggi, piuttosto attesa dai media internaizonali,sono stati rieletti tutti i 10 membri del Consiglio di amministrazione, incluso il presidente Akio Toyoda, come proposto dalla società.

La conferma non era necessariamente scontata. Alcune società di consulenza, soprattutto straniere, avevano chiesto di votare contro la rielezione di Toyoda, sostenendo che a lui andava attribuita la responsabilità delle irregolarità individuate nei processi di certificazione relative sia a controllate di Toyota, sia a vetture con lo stesso marchio principale del gruppo.

“Guiderò il viaggio del Gruppo Toyota verso la trasformazione in una Mobility Company, attraverso una corretta operatività”, ha assicurato Toyoda, che si è già più volte scusato per gli scandali che hanno interessato non solo Toyota, ma diverse altre case automobilistiche nipponiche.

Un altro altissimo dirigente di Toyota, Koji Sato, ha ribadito ancora una volta le scuse “sincere con i nostri clienti e azionisti per i disagi che abbiamo loro causato”.

Toyota ha annunciato lo stop alle consegne in Giappone di tre modelli coinvolti, la Corolla Fielder, la Corolla Axio e la Yaris Cross, almeno fino alla fine di luglio.

La casa automobilistica posticiperà anche il lancio di un nuovo modello della vettura di lusso Crown, perché sta sospendendo il processo di acquisizione di una nuova certificazione in risposta alle irregolarità nei test.

I recenti problemi di Toyota seguono altri casi analogamente dannosi per la reputazione in tre società del gruppo: il produttore di camion Hino Motors, l’unità di piccole auto Daihatsu Motor e Toyota Industries.

La società di consulenza per gli investitori U.S. Institutional Shareholder Services aveva consigliato agli investitori di votare contro la rielezione di Toyoda, affermando in un rapporto: “In quanto dirigente di lungo corso, Toyoda dovrebbe essere considerato in ultima analisi responsabile di una serie di irregolarità nella certificazione all’interno del gruppo Toyota Motor.”

Un’altra società di consulenza, Glass Lewis, ha affermato che la serie di incidenti “solleva interrogativi sulla cultura aziendale sviluppata sotto la leadership” del presidente.

Akio Toyoda è un guru dell’industria giapponese. E’ pronipote del fondatore delle Industrie Toyoda, l’inventore Sakichi Toyoda, e nipote del fondatore della Toyota Motor, Kiichiro Toyoda. È nato nel 1956 a Nagoya, culla della Toyota, da Shoichiro e Hiroko Toyoda. Quest’ultima proveniva da una delle più grandi famiglie industriali giapponesi, la Mitsui.

Toyoda si è laureato in giurisprudenza all’Università Keio di Tokyo e ha conseguito un Master in Finanza al Babson College, Massachusetts. È entrato nell’impresa di famiglia nel 1984. In qualità di nipote del fondatore dell’azienda, entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Toyota nel 2000. Nel 2005, Toyoda è stato promosso alla posizione di vicepresidente esecutivo. Dal 2009 è presidente della compagnia.

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