“Presentata richiesta accesso agli atti”
Roma, 14 giu. (askanews) – “A Roma ci sono casi limite come quello dell’Ospedale S. Spirito di Roma in cui il tasso di obiezione di coscienza tra medici e personale sanitario per l’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) raggiunge addirittura il 100 per cento. Questo è a quanto risulta da alcune segnalazioni che mi hanno spinto a presentare una richiesta di accesso agli atti rivolta al commissario straordinario dell’Asl Rm 1, Quintavalle, per conoscere i numeri sugli obiettori di coscienza e sugli interventi per IVG effettuati negli anni 2022, 2023, 2024”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia.
“Un caso emblematico quello dell’Ospedale S. Spirito di Roma che, se confermato, visto anche il dibattito nazionale e internazionale legato al G7 in corso a Brindisi per la scomparsa della parola ‘aborto’ dal documento, ci spinge a sentire ancora di più l’urgenza di fare chiarezza sull’effettiva possibilità di accesso per le donne al diritto all’aborto. – spiega Mattia – Per questo ho sollecitato con una lettera al Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Aurigemma, la calendarizzazione della mia interrogazione sulle criticità relative all’applicazione della legge 194 nei consultori ed ospedali del Lazio per conoscere i dati aggiornati sul tasso di obiezione di coscienza e sulla somministrazione della pillola RU486 in regime ambulatoriale in consultorio o in day hospital. Un’interrogazione che giace in Consiglio regionale ormai dallo scorso settembre e che è urgente che la Giunta Rocca, il Consiglio regionale e tutta la maggioranza di destra mandino avanti per una questione di trasparenza delle Istituzioni nell’erogazione di un servizio pubblico centrale per l’autodeterminazione delle donne”, conclude Mattia.