Sviluppo software, approccio neutrale su alimentazioni

Milano, 12 giu. (askanews) – Fatturato 2023 stabile a 2,6 miliardi (+1,8%) per Bosch Italia che controlla 19 società, fra cui 3 centri di ricerca, con un organico di oltre 5.600 collaboratori. Fra i siti italiani, in difficoltà Bar che non sarà chiuso, ma è alla ricerca di una “nuova identità industriale” con investimenti nel personale per la formazione interna e rivolta all’esterno e con uscite volontarie e incentivate.

Il fatturato del gruppo invece è pari a 91,6 miliardi di euro (+3,8%, +8% a parità di cambi), di cui 56,2 miliardi nella mobilità (+6,9%). Il risultato operativo di 4,8 miliardi (+1 mld), pari a un margine del 5,3%, in aumento di un punto percentuale sull’anno, ma sotto il target del 7% che Bosch punta a ottenere entro il 2026. Torna in positivo la generazione di cassa a 2,2 miliardi, dopo la perdita di -4 mld del 2022, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono pari a 7,3 mld (8% ricavi), le spese e i costi a 5,5 miliardi.

Nel primo trimestre 2024 il fatturato è diminuito dell’1,8% e il gruppo ritiene che sarà difficile migliorare il margine operativo atteso intorno al 5%, come nel 2023. Nonostante il contesto economico rimanga impegnativo Bosch conferma gli obiettivi di lungo periodo di una crescita annua del 6-8% e di un posizionamento fra i primi tre player globali nei settori in cui opera. “Stiamo intensificando la proposta di prodotti e servizi ad elevato contenuto tecnologico per cogliere, anche se in un contesto difficile, tutte le opportunità di crescita” ha dichiarato Renato Lastaria, General Manager di Bosch in Italia.

Nel 2023 crescono tutte le aree di business. Bosch Mobility cresce trainata dal software (Software defined mobility) e da un approccio di neutralità tecnologica sulle alimentazioni con lo sviluppo di elettrico che però cresce meno del previsto, idrogeno, fuel cell e termico, anche diesel. Nel 2024 Bosch lancerà 30 progetti legati alla produzione di veicoli elettrici e investirà nell’idrogeno dove conta di raggiungere un fatturato di 5 miliardi dal 2030. “Avremo a che fare con il termico ancora per un lungo periodo – ha detto Camillo Mazza, responsabile Automotive Bosch Italia -. Siamo fiduciosi anche sull’idrogeno per le fuel cell, ma anche per riqualificare i motori a combustione”. Nel 2024 Bosch presenterà in India il primo motore termico a idrogeno per un veicolo commerciali pesante, mentre in collaborazione con Iveco è stato sviluppato un mezzo pesante fuel cell a idrogeno (Iveco Heavy Duty Fcev) con un’autonomia di 800 km e tempo di rifornimento di 20 minuti. Nel 2025 Bosch presenterà il primo elettrolizzatore per la produzione di idrogeno. “Ci aspettiamo uno sviluppo dell’idrogeno, ma dipenderà dalle infrastrutture. È un tema anche politico”, ha detto Mazza.

Sempre legato all’automotive, Bosch ha creato la divisione Vehicle Motion per lo sviluppo di freni e sterzi insieme per gestire sistemi di assistenza alla guida (Adas) sempre più complessi. “Sulle auto al posto delle centraline, ci saranno computer molto potenti su cui stiamo investendo. E poi c’è il software che sarà sempre più complesso e indipendente per gestire i sistemi operativi dei veicoli e consentire aggiornamenti, upgrade e accesso a servizi di mobilità”. Novità anche per le due ruote con il sistema di controllo di stabilità che sarà reso disponibile anche per i mezzi entry level con l’obiettivo di democratizzare il dispositivo. Focus anche sullo sviluppo dell’IA, soprattutto in ottica di sicurezza e sui servizi connessi al cloud che raccolgono i dati generati dai veicoli. Fra questi la certificazione del valore residuo della batteria per i veicoli elettrici o “battery usage certificate to go” per flotte e privati che sarà prodotto e lanciato in Italia come premier mondiale.

A sostenere la divisione Mobility Aftermarket in Italia è la domanda di manutenzione e riparazione del parco circolante, fra i più vecchi d’Europa. Stabile la divisione Consumer Goods (19,9 mld -6,6%), attesa in leggero miglioramento quest’anno. In calo invece Industrial Technology (7,4 mld +7%) e Energy and Building Technology (7,7 mld +10,5%), che controlla anche la divisione Bosch Home Comfort. Per il 2024 Bosch punta a crescere nelle tecnologie di riscaldamento in particolare nelle pompe di calore: nel 2023 il business è cresciuto del 50% nonostante lo stallo del mercato Ue e il gruppo prevede di crescere molto più velocemente del mercato.

Nel 2023 Bosch Italia ha scelto di essere vicina alla popolazione colpita dall’alluvione che, nel mese di maggio dello scorso anno, ha interessato la regione Emilia Romagna, territorio in cui hanno sede alcune consociate. L’azienda ha messo in campo diverse iniziative per garantire la ripresa e il ritorno alla normalità. Focus anche sulla formazione con diversi iniziative dedicate ai giovani come Terzo Tempo dedicato ai club di Serie C e ai loro calciatori.

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