Società benefit è nata dalla ricerche dell’Istituto Italiano di Teconologia
Milano, 12 giu. (askanews) – A poco più di un anno dal suo ingresso sul mercato la start-up Alkivio srl- Società Benefit, nata dalle ricerche dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e di Novacart spa, firma un importante accordo di collaborazione con Novatex Italia SpA, azienda multinazionale, leader nella produzione di reti per la raccolta e la protezione del foraggio. Le due società hanno deciso di unire le rispettive competenze per ridurre l’utilizzo dei materiali plastici in agricoltura – nello specifico nella produzione di reti per rotopresse – e sostituirli con biocompositi più sostenibili per l’ambiente.
L’accordo tra le due realtà risponde alla comune necessità di portare innovazione nel settore dell’agritech, attraverso l’introduzione di nuovi materiali a ridotto impatto ambientale potenzialmente alternativi alla plastica ad oggi utilizzata. L’obiettivo della collaborazione, infatti, è lo sviluppo di un prototipo di rete per rotopresse, utilizzando una formulazione di AlkiPaper, la famiglia di biocompositi commercializzata da Alkivio, che è sostenibile per la sua origine, per il processo di produzione e per le sue caratteristiche intrinseche. Il nuovo prototipo di rete sarà testato sul campo grazie alla tecnologia ed esperienza di Novatex in questo settore. Novatex Italia ha la sede a Oggiono (Lecco), dove ha sede anche il centro di ricerca e sviluppo e il principale polo produttivo. Dispone di un secondo centro di produzione a Ferrandina, in provincia di Matera. Fondata nel 1977, Novatex realizza reti particolarmente innovative grazie alla tecnologia produttiva proprietaria. Sviluppa e commercializza inoltre un’intera gamma di soluzioni per la raccolta e protezione del foraggio come spaghi, film e teli traspiranti di copertura. Ad oggi esporta il 70% della propria produzione, verso Europa, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Americhe e, più recentemente, anche verso i paesi del centro-sud Africa. Alkivio nasce dalle attività del laboratorio congiunto di ricerca tra il gruppo Smart Materials dell’IIT e l’azienda Novacart, presso la sede di Garbagnate Monastero (Lecco). Costituitasi come start-up innovativa nel 2022, Alkivio (dal greco antico “la forza della vita”) produce AlkiPaper, un biocomposito che viene realizzato sotto forma di granuli (pellet) ed è utilizzabile da aziende che producono oggetti in plastica tradizionale attraverso tecniche di produzione industriali, senza alcun bisogno di modificare gli impianti esistenti. La vicinanza di intenti tra le due aziende è ulteriormente amplificata dalla vicinanza geografica. Le due realtà sono situate a 4 km di distanza l’una dall’altra, nella provincia di Lecco. Inoltre, la collaborazione rappresenta anche un incontro tra due famiglie rappresentate nei rispettivi board delle aziende: Anghileri per il gruppo Novacart e Castagna per Novatex. “La missione di Novatex è quella di offrire soluzioni efficaci e sostenibili per la protezione e la valorizzazione del raccolto – ha commentato Domenico Castagna, ceo di Novatex – Gli sforzi di Novatex vanno oggi verso l’implementazione di un percorso virtuoso, indirizzato all’attuazione di un’economia circolare capace di ridurre, raccogliere e riciclare la plastica utilizzata in fienagione. Grazie all’incontro con Alkivio prende avvio una nuova strategia che si concentra sul superamento dei limiti attuali della materia prima. Un percorso innovativo e ambizioso, in perfetta sintonia con il DNA Novatex”.
“Con Novatex, Alkivio applica i propri biocompositi nel settore agricolo, un settore a cui la nostra start-up è fortemente interessata – ha detto Fulvio Puzone, amministratore delegato di Alkivio – Realizzare e testare un prototipo che, al termine di una fase sperimentale, possa essere fornito ad un player del calibro di Novatex ci consentirebbe di realizzare un nostro obiettivo: quello di vedere i nostri biocompositi applicati alla vita reale, riducendo l’impatto dell’uomo sulla natura e rifornendo i settori industriali di materiali innovativi performanti e formulati per decomporsi in condizioni controllate a fine vita”.
“Questo accordo dimostra come la costituzione di nuove aziende innovative, grazie sia al lavoro del nostro Istituto, sia alla forza del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, possa avere ricadute in settori rilevanti per l’economia locale e a livello internazionale”, ha infine espresso con soddisfazione Lorenzo De Michieli, direttore della Direzione Trasferimento Tecnologico dell’IIT.